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Nella prima gara dell'ultimo round stagionale, sul circuito di Monza, Marco Jacoboni vince in piena autorità sulla Lucchini Alfa Romeo 3.0 V6 del team genovese Audisio&Benvenuto. Nella seconda prova ottiene un secondo posto che gli vale la piazza d'onore in campionato.

In Gara-1 alla partenza è proprio Jacoboni ad emergere dalle schermaglie dei primi metri e a portarsi al comando su Uboldi, Margelli e Visconti che viene risucchiato dalla pole position. Faccioni conserva invece il quinto posto davanti a Marino che perde contatto già nel secondo giro.

A partire dalla settima tornata dove sigla il giro più veloce, Uboldi inizia a forzare il ritmo dimezzando il distacco dal battistrada che poco dopo deve cominciare a gestire la Osella del comasco in scia. Il pilota comasco accusa però un cedimento alla sospensione posteriore sinistra finendo nella sabbia della secondo di Lesmo al nono giro per poi ritirarsi definitivamente.

Faccioni, a sua volta, mette pressione su Margelli che resiste nella difesa della quarta posizione. Nel finale le posizioni si consolidano con la quarta vittoria stagionale di Jacoboni. Conquista la pole position in qualifica e un ottimo secondo posto in gara, Marco Visconti (Osella Progetto Corsa) in occasione del suo rientro nel campionato che lo vide vincitore nel 2012, mentre Walter Margelli (Norma Nannini Racing) lo segue sul traguardo con il terzo posto.

Il rookie Angelo Marino (Osella Progetto Corsa) conquista un quinto posto da incorniciare in occasione del debutto in campionato, mentre la lotta per la terza posizione in campionato al momento detenuta da Filippo Vita (Norma Target Motorsport - Progetto Corsa) vede ora la pericolosa incursione di Jacoboni a -9 dalla piazza d'onore.

In Gara-2 Jacoboni e la Lucchini di Audisio & Benvenuto hanno chiuso in seconda posizione, che assegna al pilota bolognese e al team genovese la terza posizione in campionato.

Alla partenza lanciata Randaccio riesce a conservare il primato su Vita e Marino, mentre alle loro spalle sono scintille con Castellano che salta sul cordolo e finisce per toccare Deodati. Poco più tardi Marino riesce ad avere la meglio sulla Norma del rivale compagno di squadra per il secondo posto. Ma deve poi cedere a Margelli, Deodati ed Uboldi.

Al secondo giro è bagarre con Margelli che si porta in testa e Uboldi che riesce a farsi largo e risalire secondo davanti a Jacoboni, Randaccio, Visconti, Deodati, Marino e Faccioni ottavo. Uboldi è sempre più scatenato ed alla quarta staccata sulla Prima variante infila Margelli e si porta al comando.

Jacoboni lo imita e sale in seconda posizione lanciandosi alla rincora del battistrada, mentre al sesto giro Faccioni mette in cassaforte il titolo tricolore superando Randaccio per il settimo posto. Alla tornata seguente Vita rompe il motore e l'olio lasciato in pista costringe all'ingresso della Safety Car.

A 5 minuti dalla fine + 1 giro, la gara si congela con Uboldi in prima posizione, davanti a Jacoboni, Visconti, nel frattempo risalito in terza posizione. A seguire Margelli, Deodati, Marino e Faccioni che con i 4 punti del settimo posto è per la seconda volta Campione Italiano.