cronaca

Azione coordinata dalla Digos e dall'antiterrorismo
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 Una serie di perquisizioni sono scattate alle prime luci dell’alba da parte della polizia nei confronti degli appartenenti alla formazione di estrema destra che nei giorni scorsi ha fatto irruzione in un circolo di rete solidale di Como.



I controlli hanno portato al sequestro di pc, tablet e altri supporti informatici con lo scopo di accertare, anche attraverso le mail, se i responsabili dell'irruzione al circolo di Como, avessero pianificato il blitz tempo addietro e in quale luogo è partita l'iniziativa. Gli investigatori vogliono anche accertare se si tratti di un fatto isolato o che rientri in una strategia più articolata e più ampia. Si sta cercando anche sul materiale informatico il volantino che è stato letto. Dagli inquirenti è stata anche contestata, insieme con la violenza privata, l'aggravante del numero delle persone.


Nell'irruzione dello scorso 28 novembre sono stati individuati anche due giovani genovesi residenti nell'entroterra. Nei confronti degli attivisti locali il questore di Como ha avviato il procedimento per l'adozione dell'Avviso Orale' mentre ai militanti delle altre province è stato notificato il provvedimento del "Foglio di Via Obbligatorio'.



I militanti perquisiti sono indagati dalla procura di Como per violenza privata in concorso. Le perquisizioni sono state effettuate dagli agenti della Digos di Como coordinati dall'antiterrorismo.

I due genovesi sono stati individuati dalla Digos grazie alle telecamere di sorveglianza poste nel locale che ha permesso di rilevare il logo del gruppo "Genova fronte skinheads" visibile in modo chiaro sulle spalle dei bomber usati dai due ragazzi.