Sono stati 11 i pazienti cui i medici del pronto soccorso dell'ospedale San Martino hanno diagnosticato una polmonite: si tratta, riferiscono dal policlinico di Genova, del 14% dei pazienti che nella giornata di oggi si sono recati nell'ospedale per complicazioni legate allo stato influenzale.
I medici nel comunicare la notizia dell'aumento di polmoniti invitano i cittadini a non allarmarsi, ma nello stesso tempo chiedono di monitorare i sintomi che possono tradire il passaggio da un normale caso di influenza ad un più complessa polmonite: "Si deve prestare attenzione e rivolgersi al medico di famiglia, o alla guardia medica o all'ospedale di zona solo se la terapia farmacologica con antibiotici non accenna a fare abbassare la febbre e a fare diminuire la tosse". Nessuno dei pazienti affetti da polmonite ricoverato al San Martino è in gravi condizioni.
salute e medicina
Influenza, in un giorno 11 ricoveri per polmonite al San Martino
I medici: "Non allarmatevi ma occhio ai sintomi"
41 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Mercoledì 01 Maggio 2024
Primogiornale - l'edizione on demand del primo maggio
Mercoledì 01 Maggio 2024
Genova, tre auto e un motorino a fuoco nella notte: incendio doloso
Mercoledì 01 Maggio 2024
Meteo in Liguria, maggio inizia sotto la pioggia
Martedì 30 Aprile 2024
Genova, ecco il nuovo progetto della funivia del Lagaccio
Martedì 30 Aprile 2024
Morgan assente all'udienza contro Bugo a Imperia
Mercoledì 01 Maggio 2024
Libri e idee - I tesori di Laigueglia
Martedì 30 Aprile 2024
Archivio storico - Primo maggio, Festa dei lavoratori (2019)
Ultime notizie
- Viticultura in Liguria, arriva la proroga per gli investimenti
- Tragedia a Vado Ligure, donna muore dopo incendio auto
- Denuncia di una ragazza: "Violentata e forse drogata dopo discoteca"
- A10, incidente tra Genova Aeroporto e bivio A7
- Spezia, D'Angelo: "Tifosi arma in più. Non abbiamo mai rischiato"
- Pedrola e De Luca salvano una brutta Samp: 1-0 a Lecco, è ancora zona play off
IL COMMENTO
Il lavoro per la partecipazione e la democrazia
1 maggio e salari, i nuovi poveri siamo noi