sport

All'uscita del pullman qualche insulto ma nessun problema
2 minuti e 33 secondi di lettura
Il Genoa fallisce la partita della vita: il Chievo ribalta il risultato e vince 1-2. Ora il Crotone, terzultimo, dopo il pari contro il Milan (1-1) è a cinque punti di distanza. I rossoblù erano partiti bene nel primo tempo conquistandosi un rigore, fallito da Simeone, e passando in vantaggio con Pandev. Nel secondo tempo cambia tutto: partita sospesa per tre minuti per lancio di fumogeni e bengala in campo, alla ripresa il Chievo pareggia con Bastien e riesce a passare in vantaggio con l'ex Birsa.

A fine partita il tecnico Ivan Juric lascia la sala stampa in lacrime (VIDEO)


GUARDA >>> I tifosi delusi a fine partita: "Una tragedia"

In Piazza Alimonda prima della gara raduno con circa 400 tifosi del Genoa, che poi in corteo si sono spostati in direzione dello stadio Ferraris per la gara col Chevo e incitare la squadra nella partita importantissima con i veneti. Il tifo rossoblù ha voluto rispondere con un festoso corteo "sciarpe, bandiere, colori e amore" alle recenti notizie di sospette presenze malavitose tra gli ultras, di cui la Procura ha riferito alla Commissione Antimafia. Sintomo, come si legge in una nota diffusa a firma 'Gradinata Nord', di una "caccia alle streghe contro il movimento ultras".

GUARDA >>> Il corteo dei tifosi nel pre-partita

Juric dà fiducia a Pandev e lo inserisce nel tridente con Simeone e Palladino. A centrocampo non c'è Cataldi ma Rigoni. In avvio gara piuttosto equilibrata, il Genoa si rende pericoloso due volte con Veloso e Laxalt. Al 25' Simeone in profondità, prova l'incrocio e sbaglia tutto nonostante avesse Lazovic libero sulla destra. Il gioco c'è, mancano le conclusioni. Al 36' la possibile svolta: Pandev finisce giù in area, Pairetto indica il dischetto. Simeone dal dischetto spara alto. Il Genoa però non demorde e al 43' arriva il gol: Pandev mette sotto la traversa su cross di Laxalt che riesce a tenere in campo una palla difficile. Si va negli spogliatoi con un sospiro di sollievo.

Il secondo tempo sembra un'altra partita. Il Chievo crea più pericoli e va vicino al gol. Al 9' Pairetto deve sospendere la partita: in campo ci sono fumogeni e bengala piovuti dalla Gradinata Nord. L'interruzione deconcentra un Genoa già annebbiato e il Chievo ne approfitta per pareggiare con Bastien. Chi sbaglia è Munoz che lascia saltare il giovane attaccante dei veneti, autore del suo primo centro in serie A. Il Genoa fa ben poco per reagire. E al 25' arriva il siluro: il Chievo passa in vantaggio con Birsa, che non esulta contro i suoi ex compagni. Per i restanti 25 minuti (sei di recupero) c'è una squadra propositiva ma estremamente confusa. Juric fa entrare Hiljemark. Ennesima occasione sprecata dal Genoa, cross in mezzo che nessuno devia in rete. Via anche Pandev per Ninkovic. L'assalto finale è un arrembaggio disperato senza costrutto. Finisce così. Solita bordata di fischi ma tutto tranquillo all'uscita. Ora la serie B è davvero vicina.