politica

Il governatore parla anche dei trasporti: "Situazione di ritardo mostruoso"
2 minuti e 24 secondi di lettura
"Abbiamo discusso del passaggio del personale e delle deleghe dell'ex Provincia di Genova alla Regione e alla Città metropolitana, non ci sono problemi aperti irrisolvibili, né sul personale, né sulle deleghe, c'è solo il tema della riorganizzazione".

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti oggi pomeriggio fuori da un Palazzo Tursi blindato dalle forze dell'ordine per la discussione della delibera sulle società partecipate, dopo un incontro con il sindaco Marco Doria, rassicura sul futuro di tutti i lavoratori dell'ex Provincia di Genova.

"Il problema dei lavoratori dell'ex Provincia va chiuso nelle prossime ore, impegna i nostri due enti. Che la Legge Delrio fosse un pasticcio lo abbiamo detto più volte, adesso ci rendiamo conto che è un pasticcio davvero complicato, ma arriveremo in fondo".

Con il sindaco Doria "abbiamo fatto una panoramica dei molti problemi aperti soprattutto sull'area metropolitana, - spiega Toti - con il passaggio delle deleghe tra l'ex Provincia di Genova e la Regione, abbiamo parlato del Blue Print di Renzo Piano, del fatto che Regione e Comune accettano la donazione del progetto che il maestro ha fatto ai nostri enti, abbiamo ragionato su alcuni problemi della società partecipate cittadine facendo una panoramica dei problemi aperti". 

TRASPORTI -  Toti si sofferma, in particolare, sul tema dei trasporti: "Sull'Agenzia regionale dei trasporti in Liguria l'amministrazione Burlando ci ha lasciato una situazione di totale disastro. Siamo prudenti su tutto, prima di prendere posizione dobbiamo approfondire il tema, sentire i nostri principali interlocutori. Sul futuro del Tpl in Liguria mi sembra che si sia perso tantissimo tempo, che sarà difficile recuperare - ha detto ancora Toti -.

Sono stati spesi soldi e abbiamo un'agenzia che non sta funzionando, priva dei suoi vertici, un'agenzia che non ha un direttore generale. Il ritardo è mostruoso, cerchiamo di metterci una pezza. Pero' su questo ci riserviamo qualche giorno".

IMMIGRAZIONE E TURISMO - "In queste ore sono arrivati altri 150 profughi da smistare in regione. Dopo il vertice sull'immigrazione a Palazzo Chigi, avvenuto settimana scorsa con il premier Renzi e rilevatosi del tutto insoddisfacente, oggi niente sembra essere cambiato. La Liguria non è in grado di ospitare altri immigrati e il caso di Ventimiglia ne è un esempio. La stagione estiva, iniziata a rilento, risente irrimediabilmente di questa continua invasione di immigrati".

La considerazione finale del governatore della Liguria è sul turismo: "è il motore vitale della regione ed è questo comparto che dobbiamo tutelare, difendendo il lavoro di tutti quei liguri che vedono minare la loro attività e i loro guadagni da questi continui arrivi. Non è con le politiche dello scaricabarile che si risolvono i problemi. Lo ripetiamo ancora una volta: vanno fermati gli sbarchi aiutando queste persone direttamente nei rispettivi paesi di origine".