cronaca

I medici del Gaslini confermano il decesso. Padre gravissimo, madre sotto choc
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Il piccolo Giuseppe Fraietta non ce l'ha fatta. È stato dichiarato il decesso per il bambino di 7 anni lanciato nel vuoto dal padre durante il devastante incendio dell'appartamento in cui abitava la sua famiglia, a Casella, nell'entroterra genovese. A confermarlo è stato il direttore sanitario dell'istituto, il dottor Silvio Del Buono. I suoi organi sono stati espiantati e serviranno a salvare cinque vite.

Arrivato all'ospedale Gaslini con un trauma cranico, varie fratture e i polmoni pieni di fumo, Giuseppe si è spento dopo ore di coma. Alle 21.45 i medici dell'ospedale pediatrico genovese avevano dichiarato la morte cerebrale e dopo l'iter legale di sei ore hanno confermato il decesso. La madre, ricoverata al Villa Scassi di Sampierdarena, ha dato l'autorizzazione per l'espianto degli organi e il corpicino è stato trasferito in sala operatoria.

Saranno cinque i pazienti, tutti giovani sotto i venti anni, alcuni in età pediatrica, a beneficiare dei suoi organi.
I reni e le cornee vengono trapiantate su quattro pazienti diversi, ricoverati in strutture a Genova, mentre a un paziente ricoverato a Milano viene trapiantato il fegato del bimbo.

La famiglia Fraietta è distrutta. Il padre Alessio, 49 anni, è in condizioni gravissime all'ospedale Galliera di Genova. Anche lui si è buttato dal secondo piano della palazzina in via Mandelli per sfuggire alle fiamme. Operato alle gambe, presenta molte ustioni e un'emorragia intestinale. È in coma farmacologico in condizioni stazionarie. La madre, Vincenza Sansone di 50 anni, originaria di Palermo, è solo ustionata ma in stato di choc all'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena.

"Alla casa mancava un'adeguata manutenzione e al proprietario era stato chiesto più volte di intervenire ma inutilmente - ha detto la donna - Sapevamo che l'impianto elettrico non era a norma". Le indagini sul rogo sono condotte dai vigili del fuoco: il magistrato di turno Paola Crispo ha aperto un fascicolo a carico di ignoti e disposto il sequestro dell' immobile. Fra le cause possibili del rogo un corto circuito o la stufa o la canna fumaria difettose.

Il magistrato, che indaga per omicidio colposo e lesioni colpose,
ha disposto il sequestro della salma del bambino deceduto al fine di effettuare l'autopsia. Questo però senza fermare l'operazione di espianto degli organi del bimbo autorizzata dalla madre e avviata stamane nella sala di chirurgia dell'ospedale Gaslini dall'equipe del centro trapianti dell'ospedale San Martino. I primi organi che potrebbero essere espiantati sono il fegato, i reni e le cornee.

IL DRAMMA

Notte fonda: intorno alle 3.30 di sabato, in via Mandelli, strada principale di Casella, inizia l'inferno. Il fuoco divora l'ultimo piano di una palazzina. La madre chiama i pompieri: "Correte, qui brucia tutto". Le fiamme sono spaventose. Alessio Fraietta, il padre, avvolge il figlio Giuseppe in una coperta, ma mentre si cala lungo una tubatura è costretto a buttar giù delle coperte e lasciar volare il piccolo verso i primi soccorritori accorsi sul posto. Qualcuno cerca di afferrarlo, ma il bambino sbatte per terra. Risulterà poi già gravemente intossicato. Poi scivola anche il padre. La madre Vincenza si aggrappa a una corda per stendere: cade ma senza gravi conseguenze.

| LA TESTIMONIANZA DELLA VICINA DI CASA |

L'abitazione della famiglia è all'ultimo piano di un palazzina di due piani. Il solaio a causa dell' incendio è crollato distruggendo i due appartamenti sottostanti.

| LA TESTIMONIANZA DELLA FIORISTA |

LA TESTIMONIANZA DELLA VICINA

"Il padre ci ha prima lanciato da una finestra delle coperte da usare come telo. Poi ci ha lanciato il figlio. Ma il bambino è caduto per terra". È la testimonianza di una ragazza fra le prime ad prestare soccorso alla famiglia prigioniera nella casa in fiamme a Casella. "Saranno state le 3.20. I pompieri e le ambulanze non erano ancora arrivati. Così insieme ad altri ragazzi abbiamo cercato di prestare i primi soccorsi". La ragazza, incontrata nel circolo bar di Casella dove lavora, aggiunge: "Il padre e la madre si sono lanciati nel vuoto subito dopo perché è crollato il solaio della casa. Per fortuna si sono aggrappati ad una persiana e alle corde del bucato. Ma si sono fatti male perché hanno fatto un volo di circa 5 metri".

| L'INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO |

GLI SFOLLATI

Il bilancio della tragica notte di Casella poteva essere ancora più grave. Durante le operazioni di spegnimento il solaio è crollato sui due appartamenti sottostanti. In uno di questi viveva una signora anziana che quella notte è andata a dormire dalla figlia: durante il giorno non aveva acceso il riscaldamento e, con l'arrivo della sera e l'abbassarsi della temperatura, ha preferito farsi ospitare altrove. Fuori casa anche gli occupanti dell'altra unità abitativa, i fratelli Cevasco, che dormono da uno zio. Nelle prossime ore dovrebbe essergli consentito di accedere per recuperare gli effetti personali. Al piano terra un bar e una rosticceria: i proprietari hanno chiesto di entrare per svuotare i frigoriferi e limitare così i danni economici.

LA SOLIDARIETA'


I casellesi su Facebook hanno già lanciato una raccolta fondi per la famiglia. Scrive Carlo Fusco: "Sarebbe bello che il Comune potesse aprire un conto corrente presso una delle banche del paese e che noi compaesani potessimo versare una cifra non ridotta da spese bancarie valida come aiuto alla famiglia che ha subito questa disgrazia. E sarebbe bello che anche il Comune potesse contribuire insieme ad altre associazioni. Sarebbe un bellissimo gesto di solidarietà che in questo momento nel quale viviamo (chiusi nei nostri gusci) darebbe un segnale importante di socialità. Pensate, siamo in 3.000, se ognuno di noi desse 10 €, sarebbero già 30.000".

Il sindaco Francesco Collossetti
ha annunciato che il conto corrente verrà aperto mercoledì e che il Comune si accollerà le spese del funerale del piccolo Giuseppe e che nel giorno delle esequie Casella osserverà il lutto cittadino. La famiglia Fraietta, a quanto si apprende, era in condizioni economiche difficili. Il padre Alessio ha lavorato in varie ditte della Valle Scrivia come magazziniere o addetto alle pulizie. "Si dava un gran da fare per tutti", racconta il primo cittadino. In paese salterà probabilmente la fiera del 25 aprile. "Non mi sembra il caso - dice Collossetti - non c'è nulla da festeggiare". 

PAESE SOTTO CHOC

L'edificio è stato posto sotto sequestro dal pm
e parte della via è interdetta al traffico. Il Comune ha disposto il doppio senso di marcia in un tratto per evitare di isolare le attività economiche.

L'intera comuintà è sotto choc. Per il sindaco
"l'incendio è stato spaventoso. Sono stato svegliati in piena notte e sono corso sul posto dell'incendio Quando sono arrivato i genitori e il bambino erano a terra. Si è visto subito che il figlio era grave, il padre, che è precipitato nel vuoto dopo essersi aggrappato al cornicione, era dolorante alle gambe. La mamma, che è caduta mentre provava a calarsi con le corde dei panni, invece stava un po' meglio. Ma era sconvolta e non in grado di parlare".

| IL SINDACO DI CASELLA: "FIAMME IMPRESSIONANTI" |