cronaca

Forti sospetti sull'origine dolosa del rogo
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È ormai spento l'incendio che ha divorato tonnellate di plastica, gomma e legname nel sito di stoccaggio della Fg Riciclaggi a Bragno, frazione di Cairo Montenotte in Val Bormida. Ma ora in tutta la zona è allarme per la possibile contaminazione da diossina nell'aria e nell'acqua, un rischio che i tecnici di Arpal non hanno escluso. Sull'episodio è stato aperto un fascicolo d'inchiesta: si sospetta infatti che l'origina possa essere dolosa.  

Erano da poco passate le 21.30 quando il materiale, per lo più composto da plastica, pneumatici e legname ha preso fuoco. Subito una colonna di fumo nero si è alzato dallo stabilimento. L’aria irrespirabile ha raggiunto anche i paesi vicini, tanto che i sindaci di Altare, Carcare, Cairo e Cosseria hanno subito optato per la chiusura delle scuole. A spegnere le fiamme alle prime luci dell’alba sono stati i vigili del fuoco schierati con un ben undici squadre e venti uomini.

Immediata tra gli abitanti di Cairo Montenotte e dei paesi adiacenti è aumentata per la paura per il rischio di inquinamento ambientale. Niente fumi tossici, come è emerso dai primi dati delle analisi effettuate dall’Arpal che non hanno evidenziato valori fuori dalle norme. Tuttavia non è esclusa la possibilità di ricadute di diossina nell’aria nelle prossime ore. In questo caso saranno le ulteriori e più approfondite analisi a fare definitivamente chiarezza.

Le quattro centraline Arpal di monitoraggio della qualità dell’aria (Bragno, Mazzucca, bivio Farina, Carcare) non hanno evidenziato valori superiori alla norma per i parametri monossido di carbonio, ossidi di azoto e ossidi di zolfo. Spiega Arpal: "Durante l’incendio il regime prevalente di vento era debole da nord: le centraline sono poste una sottovento e tre a favore di vento. Le simulazioni modellistiche effettuate con le condizioni riportate, fanno presumere che l'emissione dell'incendio sia rimasta circoscritta al sito dell'evento, con possibili ricadute fra i 3 e i 6 km dal rogo nella direttrice di massima".

Resta forte il dubbio che dietro al rogo possa esserci un atto doloso. L’incendio infatti è stato preceduto da diverse giornate di pioggia. Fatto che contribuisce ad alimentare i sospetti sull'origine.

“Siamo attivi da ieri sera con tutto il personale necessario – afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Giacomo Giampedrone - Purtroppo non siamo nuovi a questo tipo di situazioni, che creano sempre le stesse problematiche e prevedono le iniziative già messe in campo: ordinanze dei sindaci a tutela della salute pubblica. I valori strumentali serviranno a inquadrare l’impatto dell’evento, fortunatamente attutito da una situazione meteo che ha visto le precipitazioni in intensificazione già questa mattina. Attualmente – conclude - il personale Arpal sul posto sta proseguendo le attività di monitoraggio per la verifica dell’evoluzione del fenomeno”.