cronaca

Omaggio ad Arlington, tafferugli a Washington
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'Usa! Usa!', 'Trump! Trump'. L'entusiasmo e' alle stelle al Mall di Washington dove migliaia di persone hanno assistito al concerto inaugurale che precede di qualche ora il giuramento del neo presidente degli Stati Uniti. E acclamato il messaggio di Donald Trump: "Il viaggio e' iniziato. Voglio una cambiamento reale e voglio fare l'America di nuovo grande, per tutti. E voglio unire il Paese". La temperatura della serata e' mite. Nessun accenno di contestazione rovina la festa. "Ho votato per Trump perché voglio che l'America torni ad essere un paese grande", dice Melissa, che viene dal South Carolina:

"Finora siamo stati svenduti alle altre nazioni. Con Trump voglio vedere se saremo in grado di produrre di nuovo, ed essere capaci di autosostenerci". Alex invece ha 18 anni, e arriva nella capitale federale dall'Illinois. Indossa un cappellino rosso con lo slogan 'Make America Great Again', ed e' un fan della prima ora del tycoon: "Non volevo mancare a un evento storico. Mi piacciono la sua forza, la sua promessa di fare l'America di nuovo grande, di ridurre le tasse e di portare un nuovo boom economico. Non mi piace tutto di lui - ammette - ma e' un uomo e nessuno e' perfetto. Non ho comunque nessuno dei timori che girano su di lui".

E gli hacker russi? "Non hanno inciso sull'esito voto - e' convinto Alex - e se mettiamo fine alla guerra fredda non potrà che essere positivo". Anche Debra e Dennis Dombrowski aspettano con ansia l'insediamento di Trump: "Ho votato per lui perche' volevo alla Casa Bianca un outsider della politica. Volevo un businessman, qualcuno che avesse maggiori capacita' di comunicazione con i leader internazionali", spiega Debra, che con il marito e' giunta a Washington dalla Pennsylvania per prendere parte alle cerimonie dell'insediamento. "Sara' in grado di cambiare Washington e tante cose ha gia' cambiato in due mesi", afferma ancora: "Ha gia' salvato posti di lavoro, fatto in modo che aziende americane restassero negli Stati Uniti. E ha calmato le ansie del Paese sull'economia, sulle nostre finanze".

Il primo bagno di folla per la nuova coppia presidenziale e' davanti alle migliaia di persone che, assiepate lungo la passeggiata del Mall di Washington, hanno assistito al concerto inaugurale. Quel concerto 'snobbato' da tantissime star che hanno rifiutato di esibirsi per il tycoon. L'accoglienza non poteva essere migliore per la first family, con cori da stadio "Trump! Trump!" e "Usa! Usa!", proprio come durante gli animati comizi della campagna elettorale. E il neopresidente che saluta tutti col pollice alzato e il segno della vittoria.

In tribuna d'onore la tribu' Trump al completo: figli, generi, nuore e nipoti. Il presidente eletto prende posto con la moglie Melania in prima fila accanto alla figlia Ivanka e al genero Jared Kushner, non a caso le due figure della famiglia che avranno un ruolo centrale alla Casa Bianca. Sui loro volti un misto di grande soddisfazione e di incredulita'. Tutte emozioni che nel giro di poche ore sono destinate a moltiplicarsi, quando il neo presidente su un'altra scalinata, quella di Capitol Hill, sede del Congresso americano, giurera' come 45/mo presidente degli Stati Uniti.

La cerimonia è blindata ma non sono mancate le proteste. Momenti di tensione davanti all'edificio del National Press Club di Washington, dove si svolge uno degli eventi per l'insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump, il DeploraBall. Un gruppo di manifestanti anti-Trump e' venuto a contatto con i sostenitori del tycoon, dando vita a qualche tafferuglio. In seguito al lancio di oggetti, una persona sarebbe rimasta ferita. La polizia in tenuta antisommossa e' intervenuta per cercare di riportare la calma. 

La prima di una serie di proteste che per l'Inauguration Day porteranno in piazza oltre un milione di persone non solo in tutte le grandi citta' degli Stati Uninti, ma anche in Europa: da Londra alla porta di Brandeburgo a Berlino. Alla protesta di New York sono presenti anche alcune stelle del mondo dello spettacolo, come il regista di denuncia Michael Moore e l'attore Robert De Niro. Partecipa anche il sindaco di New York Bill de Blasio, che secondo molti potrebbe essere uno degli sfidanti di Trump fra quattro anni.