cronaca

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 Due amministratori di società che commerciano elettronica, un 60enne della provincia di Varese e una 68enne della provincia di Piacenza, titolare di una società inglese, sono stati denunciati dalla GdF per aver importato e commerciato schede micro SD contraffatte e difformi da quanto indicato sulla confezione, provenienti dalla Cina.


I finanzieri di Varese, durante un'indagine coordinata dalla Procura di Busto Arsizio, hanno sequestrato oltre 1.700 micro dispositivi per un valore di circa 35mila euro, tra gli scaffali di un negozio di informatica nel basso varesotto e il magazzino dove le due società si rifornivano, a Ventimiglia (Imperia). Le confezioni di schede SD, a quanto emerso, riportavano quasi fedelmente i marchi contraffatti di due note case produttrici di materiale informatico.



La perizia effettuata dalla Guardia di Finanza di Varese sulle schede sequestrate in un negozio del basso varesotto e in un magazzino di Ventimiglia (Imperia), ha dimostrato che i dispositivi, oltre ad essere contraffatti con marchi non originali, fornivano prestazioni, quali la capacità di memorizzazione e la velocità di lettura e scrittura, molto inferiori rispetto a quelle riportate sulle confezioni e agli originali, nonché una dicitura falsa del Paese di produzione stampata sulla confezione e sull'hardware.


Partendo dalle verifiche in un negozio del varesotto, dove sono state sequestrate decine di schede, grazie all'analisi della documentazione contabile delle due amministrate dai due denunciati, una in provincia di Varese e l'altra in provincia di Piacenza, la GdF di Varese è risalita al magazzino di Ventimiglia dove entrambe si rifornivano e dove sono state sequestrate altre schede di memoria, pronte per essere immesse sul mercato.

(Foto d'archivio)