cronaca

Esposto dell'azienda contro l'occupazione Fiom
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Ilva, terza giornata di lotta della Fiom. Dopo la rinuncia di martedì "per non creare disagi ai genovesi", oggi il corteo si farà. Direzione De Ferrari per incontrare la delegazione ligure composta da Toti e Rixi in partenza per Roma, dove incontreranno il ministro Calenda per ricordargli che a Genova c'è un accordo di programma e che un milione di metri quadrati in area portuale non possono dar lavoro a sole 900 persone, come insinuato da ArcelorMittal.


Nel frattempo continua l'occupazione della fabbrica, simboleggiata dalla tenda rossa montata davanti all'ingresso. La Fiom è finita ai ferri corti non solo con le altre sigle ma pure con l'azienda, che ha presentato un esposto ai carabinieri di Cornigliano contro l'occupazione della fabbrica. Secondo la proprietà "è stato impedito l'accesso al sito" a chi voleva lavorare" e che "i manifestanti si sono impossessati di alcuni mezzi di lavoro senza essere autorizzati". Il sindacato replica che non c'è stato alcun picchetto e che i mezzi sono stati semplicemente messi in sicurezza per lo stop della produzione. 

Intanto, la segreteria nazionale della Fiom ha finalmente teso la mano. "Stiamo coi lavoratori in lotta - ha detto il segretario generale Rosario Rappa giunto a Genova - Li ringrazio per l'iniziativa, che serve non solo a loro ma a tutti i lavoratori Ilva ma anche per testimoniare una unicità di vedute tra la Fiom di Genova è quella nazionale". Rappa ha spiegato le motivazioni della protesta dello stabilimento genovese. "Un primo risultato è stato ottenuto: domani il governatore Toti e il sindaco Bucci saranno ascoltati dal ministro Calenda, attenderemo e se questo produrrà fatti positivi, ovvero un riconoscimento formale, i lavoratori torneranno a lavorare, altrimenti la lotta continuerà".


GLI AGGIORNAMENTI:




11.20 -  L'incontro tra Toti, Bucci, Rixi e Berrino con la delegazione Fiom guidata da Manganaro e Palombo si è conclusa dopo oltre venti minuti. Dalla discussione tra istituzioni locali e sindacato è emerso come la Regione ha ribadito la necessità di trovare una data per un tavolo specifico sull’accordo di programma di Genova. "Il governatore Toti mi ha chiesto andare a Roma - precisa Manganaro appena fuori dalla Regione -. L'incontro è stato positivo. Ieri il ministro Toti  e Calenda si sono sentiti telefonicamente e quest'ultiomo ha annunciato che il 16 ci sarà un tavolo di tiutti gli enti locali degli stabilimenti Ilva. Dopo dovrebbero partire dei tavoli tecnici sulle specifiche situazioni locali, il problema è che manca ancora la data ufficiale. A Roma andrò a chiedere ancora una volta proprio questo: vogliamo una data certa per Genova. L'occupazione prosegue, si dorme in fabbrica e domani decideremo come muoverci" chiude Manganaro. 



10.50 - Il presidente della Regione Toti insieme al sindaco di Genova Bucci e agli assessori regionali al lavoro e allo Sviluppo economico Gianni Berrino ed Edoardo Rixi hanno accolto la delegaziione della Fiom.  

10.40 - Una delegazione di circa 20 lavoratori Fiom salirà in Regione per cercare di avere  un colloquio con Toti e Rixi. 

10.30 - Il corteo Fiom guidato da Bruno Manganaro e Armando Palombo è arrivato in piazza De Ferrari

10.20 - I lavoratori percorrono le gallerie e arrivano in piazza Corvetto. I lavoratori prensono via Roma e puntano De Ferrari

10.10 - Il corteo Ilva raggiunge Piazza della Nunziata e prosegue in direzione delle gallerie che portano in piazza Corvetto

10.05 - Dopo l’incontro in Regione i lavoratori Ilva tornano indietro in corteo. Poi è prevista un'assemblea verso le 19 dove verrà deciso cosa fare nei prossimi giorni a seconda delle notizie che arriveranno da Roma.

9.55 - Il corteo ha raggiunto la Stazione Marittima e sale per via Gramsci. I lavoratori Ilva hanno ricevuto la solidarietà dei dipendenti del porto e della logistica.

9.35 - I lavoratori della Fiom arrivano in via Buozzi: Sono 350 i manifestanti diretti a De Ferrari  

9.20 - Il corteo è arrivato a San Benigno

9.20 - Lungo il corteo anche il segretario della Fiom Genova Bruno Manganaro: "Bisogna convocare un tavolo su Genova per l'accordo di programma. E' positivo che le istituzioni locali vadano a Roma a discutere e noi appoggiamo questo viaggio. Proseguiremo la mobilitazione anche nei prossimi giorni. Oggi e domani vedremo se c'è davvero la volontà di dare una svolta. Esposto dell'ArcelorMittal? Non è mai successo in tanti decenni. Noi rispondiamo organizzando scioperi e manifestazioni in modo civile ,ordinato ma determinato. Arcelo Mittal deve sapere che con noi deve trattare, non ci sono schiavi, sono lavoratori con i loro diritti e questi vanno difesi".

9.05 - Il corteo prenderà il seguente percorso: Lungomare Canepa, il tunnel di via Milano, via Gramsci, piazza della Nunziata, le gallerie Nino Bixio e Mazzini, piazza Corvetto, viua Roma e arriverà a De Ferrari.

9.00 - Il corteo ha raggiunto Lungomare Canepa. Armando Palombo (Rsu Fiom): "Andiamo in Regione dove siamo sicuri che le istituzioni ci incontreranno. Andiamo per ricendicare ad alta voce che vogliamo un tavolo specifico solo su Genova. Sappiamo che il piano nazionale è pieno di ombre. Servono tutele e certezze per lo stabilimento di Cornigliano".

8.30 - Il corteo è partito dallo stabilimento Ilva di Conigliano e si trova in via Guido Rossa.