cronaca

Secondo il vicesindaco "i soldi non sono abbastanza"
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Forse sono stati troppo azzardati gli entusiasmi scaturiti dal vertice Ilva a Roma, dove sembrava che anche la questione dei lavori socialmente utili fosse sbloccata. Lo stesso Vella (Fim-Uilm), in giornata, ha detto che i fondi necessari sarebbero arrivati il 10 febbraio.

Invece Stefano Bernini, vicesindaco di Genova e presidente di Società per Cornigliano, frena bruscamente:
"Aspetto di vedere il verbale dell'incontro al Mise dove società per Cornigliano non è stata invitata, ma confermo che i fondi non sono sufficienti per finanziare sia la bonifica sia i lavori socialmente utili".

"Sono sorpreso dell'interpretazione emersa ieri circa gli impegni presi a Roma sull'accordo di programma dell'Ilva - ha aggiunto Bernini - Mi sembra strano che il Governo possa pensare di dire agli abitanti di Cornigliano che non si faranno più le bonifiche, il collegamento della strada a mare con le sponde del Polcevera e la riqualificazione del quartiere. Quando avremo completato il piano di spesa forse potrà avanzare qualche milione, ma è il Governo che deve mettere a disposizione delle risorse o garantire che si tratterà di un anticipo che verrà poi restituito".

Alla fine del vertice, insomma, il Governo si era limitato a dire che Società per Cornigliano sarebbe stata autorizzata, attraverso un "approfondimento tecnico", a dare i soldi necessari per bonifiche e pubblica utilità. Soldi che, secondo Bernini, devono arrivare dal Governo.

Eppure Bruno Manganaro, segretario genovese della Fiom, conferma quanto detto ieri dall'assessore regionale Rixi: "Sarà convocato un tavolo tecnico per garantire la copertura giuridica dell'operazione, come richiesto dalla Regione Liguria che teme un intervento della Corte dei Conti, visto che quelle risorse dovrebbero essere utilizzate per la bonifica, ma al momento non esiste alcun impegno del Governo a mettere a disposizione ulteriori risorse".