politica

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L’autunno caldo del Pd ligure si arricchirà anche del caso Genova, perché è evidente che la debole incisività della giunta Doria sulla situazione del capoluogo, tra le più drammatiche nel Paese per disoccupazione e assenza di qualsivoglia prospettiva di sviluppo, peserà sempre di più sull’unico partito italiano e su quello che anche a livello locale è obbligato a caricarsi di responsabilità collettive. Dunque, nel pieno di una campagna per le primarie che rischia di diventare lacerante a meno che non spunti una candidatura unificante perché sopra le parti in causa, il caso Genova potrebbe deflagrare provocando danni che, francamente, tutti ci auguriamo si possano evitare con il buon senso.

La Gronda. A parole ci sarebbe una sorta di ammorbidimento di Doria che non ha mai digerito questa opera e lo ha fatto con l’onestà e la trasparenza che gli sono proprie. Ha sempre detto che oggi la Gronda, a suo giudizio, serve a poco. Oggi, può darsi, ma un sindaco deve ragionare non a due o tre anni, ma almeno a venti sennò Pertusio, Pedullà e persino Cerofolini non avrebbero messo in piedi operazioni che ora ci appaiono titaniche come la Fiera del mare, l’invaso del Brugneto o la Sopraelevata. 

Ma preoccupa molto di più la potenzialità negativa di una vicenda come l’Amt, rinviata malamente ma che non può più essere messa sotto il tappeto come la polvere. Arriverà puntuale nelle prossime settimane, col suo carico di preoccupazioni per i lavoratori, di enormi disagi per i cittadini e di rischi di débacle finanziarie.

L’Amt sarà la prova del 9 per il sindaco perbene e la sua giunticchia, ma soprattutto per gli uomini del Pd genovese e ligure che dovranno saper far valere le loro idee, la loro lungimiranza, senza dimenticare la tutela del lavoro fino allo spasimo, ma anche che il trasporto pubblico è un diritto di chi paga le tasse e, quindi, va tutelato.

Le grandi democrazie (prima di tutte quella francese) sui nodi del trasporto pubblico hanno vinto e perduto battaglie. Servano queste lezioni della storia a far comprendere che anche le grandi città hanno le stesse responsabilità.