cronaca

"I genitori due persone di grande fede: dolore e serenità si sono incrociati"
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È tornata a Genova nella notte la salma di Francesca Bonello la studentessa morta domenica scorsa in Catalogna nell'incidente che ha coinvolto uno dei bus che trasportava un gruppo di ragazzi Erasmus di ritorno da Valencia.

Il velivolo dell'aeronautica militare che ha riportato in patria tre delle sette studentesse italiane morte è atterrato poco prima delle 23. Le tre salme a bordo di carri funebri hanno poi proseguito rispettivamente per Genova, Torino e Roma.

La cerimonia inizierà alle 11.30 nella Chiesa del Gesù di piazza Matteotti, nel centro di Genova. Le esequie saranno presiedute dal vescovo ausiliare della città Nicolò Anselmi e l'omelia sarà tenuta dal gesuita padre Francesco Cavallini due sacerdoti che Francesca conosceva bene e a cui era legata.

Proprio Nicolò Anselmi, vescovo ausiliare di Genova, parla di Francesca poco prima della messa: "Tutti la ricordiamo per la sua simpatia, amava moltissimo i bambini e voleva portare sempre allegria alle persone. Un'altra cosa che ricordo con gioia è il suo desiderio di creare un cammino di fede profondo per gli altri. Una sua caratteristica importante che l'ha poi portata a servire la Chiesa e aiutare i poveri in tante situazioni."
 
"Amava la vita e si vedeva: ogni cosa che avesse il sapore del bene per lei era interessante, per questo ha provato molte realtà, qui in Italia, in Romania e anche in Africa per stare vicina ai più bisognosi. Da quando è partita per l'Erasmus non l'ho più sentita: ci incrociavamo per la città quando tornava."

"Anche i familiari sono persone di grande fede ed è grazie a loro che Francesca divenne una persona innamorata della vita e molto aperta al prossimo. Ho avuto la possibilità di incontrarli e nonostante il dolore hanno un bellissimo ricordo di una figlia che non faceva che colorare la loro vita: in quest'occasione dolore e serenità si sono intrecciati. "