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Spicchi d'aglio
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Il mercato degli abusivi dal porto antico viene traslocato in un piazzale sotto Sarzano che avrebbe dovuto diventare un parcheggio per i residenti del centro storico. Lo sarà, ma solo mezza giornata perché la giunta di Genova ha deciso di darlo ai venditori senza licenza e esentasse. Viva la legge, Viva i doveri e i diritti. Punto e a capo.

Intanto uno tra i più spiritosi provvedimenti della giunta genovese di Marco Doria è svanito nel nulla. La speranza è che sia stato definitivamente superato. Ma la giunta comunale riserva sorprese quotidiane quindi è più che lecito temere.

Si tratta del “Registro dei venditori abusivi”. Un albo, come quello dei medici o dei giornalisti, dove verranno identificati coloro che, steso un allegro plaid scozzese sulle vetuste pietre del porto antico e ora sotto le mura di Castello, espongono merci varie di varia provenienza e le vendono. Niente di male.

Quanti sono gli ambulanti che stendono e vendono nelle italiche piazze? Già, ma questo geniale registro comunale dovrà in qualche modo regolarizzare gli abusivi, cioè coloro che fanno abuso di una professione non avendone titoli e soprattutto non pagando la cascata immane di tasse e gabelle che il fisco di Palazzo Tursi unito saldamente a quello nazionale riserva a chi si dedica al commercio. Quello non abusivo, ma perseguitato.

Sono ubriaco? No, Abusivi con regolarità. Abusivi con il permesso del sindaco, ma soprattutto della strepitosa assessora alla Legalità e ai Diritti di Palazzo Tursi, cui si deve buona parte di questa originale invenzione legale.
Ribattono che tale registro servirà a rendere “trasparenti” i prodotti in vendita perché non ci sia il sospetto che possa essere messa in commercio merce di dubbia provenienza. Ma soprattutto sarebbe la resa definitiva della giunta Doria di fronte al degrado dell’abusivismo in aree che, anni fa lo stesso Comune realizzò, per farne le vetrine della città di fronte ai turisti.

Sostiene il consigliere di centrodestra Balleari che sarebbe come istituire il Registro dei Topi d’auto, ma anche quello dei dentisti finti o dei geometri che non sanno fare i calcoli. Il Registro dei cantanti stonati o dei Vigili senza patente di guida. Ha rivolto domanda all’assessora e ha ottenuto una sibillina risposta. Come se, avendo chiesto se verrà risuonato il violino di Paganini gli avessero risposto che Napoleone era fermo a Marengo per cena.

I genovesi sono popolo fiero, incazzoso, rompiballe, ma ormai rassegnati a ogni follia. Quindi digeriranno anche gli abusivi legali targati Genova. Li digeriranno meno i commercianti, il bastonato popolo dei Sommi Bottegai ai quali fanno pagare i dehors come se fossero attici sulla piazzetta di Portofino.

Certo l’assessore creatrice del Diritto all’Abuso con Plaid scozzese ha alcune deleghe che ci fanno venire i brividi: Città sicura. Spiegatelo ai poveretti che abitano a Sampierdarena. Rimozione carcasse. Conducetela con un taxi regolare (perché fu fiera condottiera contro i feroci abusivi di Uber) in giro per le strade di collina e vallata dove si trovano più pezzi di ricambio della Vespa che nella fabbrica di Pontedera. Promozione delle pari opportunità. Questa delega è perfetta. Pari opportunità fra commercianti con la licenza e senza. Evviva la Città del diritto !