politica

Il magistrato dellla Procura di Genova a Liguria Today su Primocanale
1 minuto e 3 secondi di lettura
Il pm, le Primarie e la criminalità. Sembra il titolo di un film ‘poliziottesco’ degli anni ’70. Invece è il contesto che nel 2015 il sostituto procuratore della procura di Genova Francesco Pinto descrive a Primocanale. “Istituti che nascono sicuramente come principi di democrazia finiscono invece per essere inquinati nella ricerca del consenso. Nel momento in cui vengono fuori delle competizioni Primarie senza regole certe, nasce il problema del riferimento a gruppi che condizionano il voto e il consenso. Questa è una cosa che nelle intercettazioni del processo La Svolta è emersa chiaramente”, ha sottolineato Pinto.

La Svolta è il processo che ha per la prima volta ha assegnato condanne per 416 bis – quindi per associazione mafiosa – sul territorio ligure. “Da quanto è venuto fuori nel dibattimento di quel processo, questi gruppi incidevano addirittura nella formazione delle liste elettorali”, ha aggiunto il pm. “Avevano sostanzialmente la parola finale nella determinazione delle liste e si facevano da mediatori per qualsiasi tipo di richiesta. Hanno interferito nella concessione di autorizzazioni amministrative. Cioè, tutto quello che il cittadino dovrebbe avere di diritto viene invece chiesto come concessione al capobastone che poi a sua volta ha il referente nell’amministrazione comunale”, ha concluso Francesco Pinto.