Politica

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Caro Direttore, possiamo raccontarcela come vogliamo, ma il nodo vero è che il Partito Democratico, col suo profilo confindustriale, non ha un disegno alternativo a quello delle destre e per questo non può efficacemente affrontare i problemi sociali del paese.

Visto da sinistra, quindi, non c’è (solo) un problema di leadership che riguarda la Liguria, c’è un problema più generale di natura politica che crea contraddizioni sui territori.

A livello nazionale, senza la sinistra in Parlamento, non c’è opposizione ad un governo di destra, che va avanti come un treno, perseguendo il suo disegno organico: la distruzione del Contratto nazionale di lavoro e di ogni tutela collettiva; le grandi opere, dove il denaro pubblico, a discapito dell’ambiente e delle comunità locali, serve a foraggiare le imprese; l’attacco alla scuola e ai servizi, per favorire il settore privato; il federalismo fiscale, per cancellare lo stato sociale.

Per questo ritengo del tutto inutile stare li a tirare la giacchetta a Tullo o Burlando, nella speranza che il Partito Democratico locale cambi idea perché glielo chiede la sinistra. Il PD può cambiare idea solo se si costruisce un conflitto sociale che sia in grado di modificare il senso comune.

Se no, il PD continuerà ad inseguire l’UDC o la Lega, come è avvenuto in queste settimane, nelle loro politiche di destra.

*Segretario Regionale Prc