Il telefono squilla, sono passate da poco le 22:30. Un amico mi avverte che da casa sua non vede più la Torre Piloti. Chiamo il 118 e la conferma arriva dalle urla in sala operativa che filtrano dal microfono di un operatore reticente. Metto la notizia sul sito, do un bacio a Paola (mia moglie, che di lì a poco mi darà il primo figlio) e alle 23:15 siamo già in diretta a raccontare all’Italia (e al mondo) la tragedia che davanti alle nostre telecamere ha iniziato a dipanarsi.
Un ‘libro’ che nello scaffale dei ricordi metto accanto all’alluvione nella Val di Vara, dove sono stato il primo a entrare all’alba, mischiato alla colonna della Protezione civile, in una zona dove neanche i vicini conoscevano la sorte di chi gli stava accanto. Era l’alba, davanti a me e al mio cameraman uno ‘scenario di guerra’ in cui la gente si cercava e chiedeva a noi se avevamo notizie. Chi si accorgeva in quel momento di avere perso tutto il lavoro di una vita. Scene che non scorderò mai.
La Torre Piloti e la tragedia del Vara sono due delle istantanee che mi porterò nell’album dei ricordi per raccontare l’avventura umana e professionale con Primocanale. Dopo quasi 10 anni di collaborazione, di cui due da direttore responsabile, è arrivato per me il momento di accogliere nuove sfide. Nello zaino metto la consapevolezza di lasciare una grande squadra di giornalisti: gente seria e con una onestà intellettuale che gli auguro sempre di coltivare, colleghi (e amici) che per competenza e dedizione non hanno nulla da invidiare a nessuno. Coadiuvati da una squadra di tecnici con le stesse caratteristiche, la stessa abnegazione.
Da direttore responsabile ho affrontato molte scommesse che abbiamo vinto insieme, come testimoniano i numeri. Dalla crescita esponenziale del sito internet e dei social fino al primo esperimento in Italia da ‘mojo’ (mobile-journalist, ossia i reporter dotati di telefonino che ora vanno tanto di moda e che noi abbiamo avviato quasi 3 anni fa!), lascio con la cognizione di aver avuto accanto un’azienda coraggiosa che nelle difficoltà della crisi economica ha trovato la forza di investire senza desistere. Ho avuto molto e ho dato molto, la fiducia è sempre stata ricambiata con impegno certosino verso gli obiettivi.
Primocanale mi ha dato una maggiore responsabilità mentre nasceva Jacopo. E nelle ore in cui sta per nascere la sorellina sono pronto per un nuovo capitolo. Al di là di luoghi comuni e frasi fatte, la vita è davvero una ‘rinascita’ continua. Siamo nati uomini liberi e la libertà si esercita anche nel poter liberamente scegliere la via più adatta al perseguimento del nostro ideale di realizzazione. Leonardo da Vinci, geniale anche in filosofia, lo aveva scritto molto prima di me: il moto è causa d’ogni vita.
L’Editore di Primocanale ringrazia Giuseppe Sciortino per il lavoro svolto come direttore responsabile della testata giornalistica e gli augura ogni soddisfazione futura.
politica
Il moto è causa d'ogni vita, una continua rinascita
Lascio Primocanale e la sua direzione con tanti ricordi nello zaino
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