cultura

A lei il premio di Aidda, l'associazione delle donne manager
2 minuti e 24 secondi di lettura
Dalla sua Camogli alla Lombardia, dove per anni ha fatto la storica dell'arte. Poi il concorso ministeriale vinto senza quasi crederci. E infine il miracolo: numeri esaltanti per i musei liguri e in particolare per quel Palazzo Reale così vicino a Prè e al suo degrado, oggi più che mai aperto alla città e perno della riqualificazione per quell'area del centro storico. Senza mai rinunciare alla famiglia. Serena Bertolucci ha ricevuto in Terrazza Colombo il premio annuale di Aidda Liguria, l'associazione italiana delle donne dirigenti d'azienda.

Applausi e tanta commozione per la direttrice, tornata due anni fa a Genova da Como: a raccontarla sono stati il marito e collega Giovanni Meda Riquier e Rossella Scunza, direttrice del polo museale di Sanremo. "Ostacoli in carriera per il mio essere donna? No - racconta - La prima volta che sono stata promossa ero in gravidanza, non era facile. Per fortuna avevo un direttore intelligente. E a Genova non ho mai avuto nessun problema. Si dice che la città è scorbutica, invece mi ha accolto come se non fossi mai partita". E poi cita le antiche donne liguri "senza vergogna, non perché immorali, ma perché facevano lavori da uomini senza farsi problemi".

La capacità di Serena Bertolucci, che è anche dirigente del polo museale ligure, è raccontata dai numeri: per il 2017 in testa alla lista delle regioni più virtuose in termini di visitatori e incassi c'è proprio la Liguria (+22,7% visitatori, +8,4% incassi). "Il segreto? Aprire i portoni e sentirsi parte di un progetto", spiega lei. E a proposito di Palazzo Reale, annuncia una grossa novità per Natale: "Tornerà il presepe reale. Sarà magnifico, con statue all'altezza del luogo e i pastori vestiti in jeans. Una meraviglia del '700, sono contenta di poterlo restituire alla città".

"Le donne hanno bisogno di avere visiblità, spesso il loro ruolo non viene riconosciuto - dice la presidente ligure di Aidda, Riccarda Giordano, a proposito delle motivazioni del premio - e Serena Bertolucci ricopre tutte le sfaccettature che possono presentarsi nel mondo della donna che lavora e che ha una famiglia. Il tetto di cristallo non è stato ancora sfondato. Noi vogliamo che sia d'esempio alle altre donne. La famiglia è un valore aggiunto, dobbiamo creare strutture per aiutare tutte le ragazze a migliorare il loro lavoro pur diventando mamme".

"Genova deve moltissimo a Serena Bertolucci - aggiunge il vicesindaco Stefano Balleari - Si sta occupando di Palazzo Reale con grandissimi risultati, la città ora entra dentro Palazzo Reale, ci siamo riappropriati di qualcosa che stava sfuggendo. Il territorio è nuovamente vivibile. Noi ci siamo, diamo il nostro contributo perché ci crediamo tantissimo. Riportare un ingresso in via Prè sino a qualche anno fa sembrava una pazzia. Ora ci crediamo tutti".