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Simeone segna, Pavoletti rientra, la difesa è un bunker
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Il Genoa potrebbe essere l’anti Juventus. Sembra una battuta, quasi uno scherzo ma a livello aritmetico non lo è. Con undici punti in classifica e con 60 minuti da recuperare, quelli con la Fiorentina, i rossoblù di Ivan Juric hanno la possibilità battendo i viola di arrivare, se si giocasse oggi, a 14 punti, cioè secondi al pari del Napoli che è a meno quattro punti dalla Juventus.

Un sogno da vivere ad occhi aperti. Fa bene Juric a parlare di momento felice ma anche ad abbassare i toni. In fondo il Grifone ha avuto un calendario con due squadre di alta fascia affrontate ovvero Napoli e Sassuolo da cui è arrivato un punto solo, ma contro formazioni di centroclassifica e di bassa graduatoria Burdisso e compagni appunto contro Cagliari, Crotone, Pescara e Bologna hanno tirato su dieci punti, quasi il massimo.

Merito del tecnico croato anche se va detto che è dal girone di ritorno scorso che il Genoa viaggia a ritmo di Europa League, segno che c’è continuità. Cosa ha portato Juric? Moltissimo. Di sicuro la gestione del gruppo che voci interne riferiscono migliorata e sul campo si vede che a livello difensivo c’è un’organizzazione perfetta: non a caso i rossoblù hanno la seconda migliore difesa dopo quella della Juve con cinque gol subiti.

E a Bologna è arrivata pure la conferma che Simeone è più di una giovane meteora. Bravo Fabrizio Preziosi ad averlo bloccato. Il vice Pavoletti, che con l’Empoli alla ripresa del torneo ci sarà, in area è sempre presente, ma nell’occasione del palo che nel primo tempo gli ha negato il gol, ha anche dimostrato di avere forza, scatto e dribbling. I numeri e gli ingredienti ci sono, ma dal derby del 22 ottobre in avanti arriveranno gli esami di maturità, Ma intanto il Genoa si coccola una classifica reale per non parlare di quella virtuale che pare un miracolo.