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Deferito dopo aver difeso Putti: "Movimento alla deriva"
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Il Movimento 5 Stelle perde un altro pezzo, stavolta in Regione. Il consigliere Francesco Battistini ha annunciato durante la seduta di essersi "autosospeso", ma all'atto pratico esce dal gruppo dei pentastellati per entrare nel Gruppo misto. "Non voglio essere complice della deriva di questo movimento. Siamo diventati peggio dei partiti che vogliamo combattere", ha detto. 

Battistini era stato deferito ai probiviri dopo aver difeso in un'intervista sulla stampa locale il consigliere Paolo Putti, fuoriuscito dal gruppo consiliare in Comune a Genova insieme a Mauro Muscarà ed Emanuela Burlando (seguiti a ruota qualche giorno dopo da Stefano De Pietro). Il Movimento, però, non ha mai ufficializzato i motivi dell'atto disciplinare.
 
"La decisione è maturata per una deriva che ha preso questo Movimento che non rispetta più i principi fondanti per i quali ho aderito nel 2012. Non mi sento di tradire gli attivisti". Così il consigliere spiega l'addio al MoVimento e l'ingresso nel Gruppo Misto. "Entrerò nel gruppo misto, anche se avevo pensato di formare il gruppo 'Liberamente Liguria' proprio per citare la mente e il pensiero libero. Continuerò a portare avanti le istanze dei cittadini con i principi del M5S e sarò all'opposizione: appoggerò le proposte che mi sembrano giuste e boccerò quelle che ritengo sbagliate.

L'annuncio di Battistini è arrivato nel giorno in cui si vota la proposta grillina sul reddito di cittadinanza: "E' casuale - spiega - quando sarà in aula voterò senza dubbi il testo". Battistini, originario di Sarzana (La Spezia), era stato eletto nel 2015 con 1122 preferenze. "Fa impressione considerarmi un ex, ma non trovo più un principio che venga rispettato. Sono solo prediche, io questo l'ho combattuto, una politica così non la avallo. Non sono cambiato io, ma il M5S. C'è un malumore generalizzato nella base che è stata devastata. Non c'è più la base, c'è solo l'altezza". Battistini critica Grillo: "Siamo passati dall'avere un megafono, una persona che per il suo carisma andava a portare fuori i temi elaborati dalla base e li amplificava all'esterno, ad avere un capo politico. Siamo passati ad avere un vertice e poi una base devastata".

La tensione e la rabbia sono così alte che alla fine la consigliere ligure del M5s Alice Salvatore, la più votata in Liguria, smette di parlare con i cronisti e si asciuga le lacrime. "Non ci aspettavamo una cosa del genere specialmente non oggi visto che il primo punto dell'ordine del giorno era il reddito di cittadinanza - ha spiegato Salvatore - E' una grandissima mancanza nei confronti dei cittadini. Questa scelta poteva essere comunicata in qualsiasi altro momento. Ma oggi era proprio il giorno cruciale per il Movimento e per i cittadini che vivono al di sotto della soglia di povertà in Liguria. C'era addirittura chi sperava in un'apertura della maggioranza sulla proposta di legge di M5S proprio per aver messo al primo punto dell'ordine del giorno il reddito di cittadinanza" ha aggiunto Salvatore. Poi la tensione ha avuto il sopravvento e ha pianto.

"Prendiamo atto della decisione del consigliere Battistini di fuoriuscire dal MoVimento 5 Stelle e aderire al Gruppo misto. Ora sia coerente con le sue scelte, si dimetta dal Consiglio regionale, per rispetto delle migliaia di cittadini che hanno votato il M5S e credono nel programma". Lo afferma Il MoVimento 5 Stelle della Liguria.

"Usare il Consiglio Regionale come palco personale per comunicare la propria uscita dal Gruppo, nel giorno della discussione sul Reddito di cittadinanza, rappresenta uno schiaffo grave ai cittadini che attendevano questa data storica per la Liguria", scrivono i grillini. "Quando si cambia idea - aggiungono - bisogna assumersi fino in fondo le proprie responsabilità e abbandonare la poltrona. Altrimenti significa che siamo di fronte all'ennesima manovra da vecchia politica, ormai diventata una triste abitudine nella repubblica dei voltagabbana. Battistini si assuma le sue responsabilità e si dimetta".

“Pentito di aver espresso solidarietà a Putti? No, anzi: rinnovo la stima a Paolo e agli altri fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle. C’è un problema interno di discussione. Putti andava ascoltato di più. Non ci possiamo permettere di perdere quelle persone, così come era successo per Pizzarotti. Discorsi come ‘il movimento è questo, se non ti va bene quella è la porta’ non vanno bene”, aveva dichiarato Battistini dopo il deferimento. 

"L'uscita di Battistini dal Gruppo del Movimento 5 Stelle ha messo in evidenza una spaccatura più grossa del previsto fra i grillini. Melis per esempio non ha neppure votato. Il M5S ligure è in pieno caos. La democrazia è stata azzerata. I Cinque Stelle hanno dimostrato ancora una volta, dopo i disastri di Roma, di essere inadeguati a governare Genova e Spezia", commenta Raffaella Paita, capogruppo Pd in Regione. 

Qualcuno trova il coraggio di fuggire dalla bolla di ipocrisia
e falso moralismo del blog. Caro Francesco, non la pensiamo spesso allo stesso modo, ma ti auguro in bocca al lupo per la tua nuova avventura politica". Lo scrive sul suo profilo Facebook il governatore della Liguria Giovanni Toti.

In serata sulle divisioni presenti nel M5s in Liguria è intervenuto anche il deputato Matteo Mantero: "Si arrangino, io non ci voglio entrare. non è compito dei portavoce nazionali occuparsi di queste vicende". Il deputato ligure prosegue sostenendo che "i fuorisciti erano dei rami sechi". 

"Ci presenteremo per governare, ai genovesi non interessano le diatribe interne: guardano ai curriculum dei candidati sindaci e al programma. Sono convinto che faremo bene, a Genova come a La Spezia". Così Simone Valente, deputato ligure del M5s commentando le nuove spaccature nel M5s in Liguria. Quanto alla decisione del consigliere regionale Francesco Battistini di autosospendersi dal M5s e di entrare nel Misto, per Valente "se ci sono persone che non si sentono più del M5S è giusto che abbiano la piena libertà di lasciare. Per coerenza sarebbe però giusto che lasciassero anche la carica: se Battistini non si sente più del M5S - conclude - deve dimettersi".