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Il presidente rossoblù: "Contestazione assurda, attaccate me"
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"Dovremo andar via da Genova per evitare questi signori che vengono a contestare". Enrico Preziosi risponde così all'annunciata contestazione della tifoseria genoana al Signorini di Pegli, in programma per le 14. Squadra subito in ritiro a Milano in vista del match coi rossoneri sabato sera.

"Questa contestazione non la capisco, è assurda - ha proseguito il presidente del Genoa - contestino pure me. Sono pronto a vendere e a farmi da parte, ho capito che il mio ciclo è finito e forse è anche giusto che io mi ritiri. Ma prima la salvezza matematica. Per questo chiedo di lasciar stare la squadra e un armistizio nei loro confronti".

Preziosi ha infine confermato l'intenzione di cedere la società e di non aver paura dei contestatori. "Io affronto tutti, anche chi mi odia. Sono pronto a prendermi le uova marce e i pomodori, ma ribadisco: lasciate stare la squadra. Quando raggiungeremo la salvezza matematica nominerò un advisor per la cessione perché fino ad ora ho incontrato almeno 50 avventurieri. Posso solo dire che se arrivasse un compratore serio sarei pronto a fare non un prezzo, ma 'meno di un prezzo'".