sport

Domenica Primocanale sarà in diretta dalle 13 per seguire il match dei rossoblu
1 minuto e 46 secondi di lettura
Il Genoa domenica non si gioca la salvezza. Si gioca la vita, insomma il futuro. Ballano 60 milioni di euro tanto vale la serie A che è in palio col Torino in un match che è sicuramente il più importante dell’anno e che trasuda tensioni emotive altissime perché, se ci si volta indietro, ci sono dieci anni di massima categoria da non perdere dopo averli faticosamente riconquistati e difesi.

Il presidente Enrico Preziosi a cui va riconosciuto il merito di aver tolto la polvere che si era posata sul Grifone ora è in difficoltà e pare davvero propenso a cedere il club. Sì, i giocatori dovranno giocare anche per lui e i tifosi stringersi alla maglia, alla bandiera. Dai secondi soggetti messaggio recepito al volo con lo stadio, prezzi popolarissimi in tutti i settori, che sarà praticamente pieno. Un esodo verso il Ferraris che testimonia come la gente genoana abbia compreso che in palio non ci sono solo i tre punti, ma forse ne basterà uno solo, ma qualcosa di più.

La squadra di Juric, è lo stesso tecnico croato ad aver parlato di “vita”, ora deve fare il resto cioè metterci cuore ed anima spesso sentimenti sconosciuti alla faccia di contratti da centinaia di migliaia di euro per tutti. In questi giorni passano davanti agli occhi le scene di festa della promozione in quella partita col Napoli a Marassi, vengono in mente i gol di Milito, l’Europa conquistata, i patimenti per una stagione quella del 2012 tremebonda ma risolta all’ultima giornata.

E poi le cessioni, troppe, le polemiche ma anche il ritorno di Gasperini con un’altra Europa però mai giocata per i problemi della società. E lì si è incrinato tutto fino a queste ultime rappresentazioni fragili di calciatori e quanti ci stanno attorno. Ma col Torino va in campo la giornata dell’unità rossoblù per salvare il salvabile, senza se e senza ma. E Primocanale sarà in diretta dalle 13 per raccontarvi una giornata che comunque vada non si dimenticherà.