Il Waterfront di Genova, disegnato dal nostro nume tutelare Renzo Piano, che per noi è come Mosè per il popolo ebraico, l'hanno messo in una bacheca del Museo del Mare. Con tutti i suoi disegni di come sarebbe dovuta diventare Genova-porto-mare- costa. Disegnato nel 2005, presentato al Porto Antico in pompa magna, tutti i potenti genovesi a applaudire con il naso finto e Piano-Mosè che mostrava su un grande schermo il futuro della città. Archiviato in pompa magna.
Dove metteranno ora il Blue Print, se non riusciranno a realizzarlo, dieci anni dopo, quando le condizioni della città sono molto più disperate? Magari lo chiuderanno in una teca di cristallo e lo esporranno in un mega store nella ex Fiera del Mare, in uno dei Padiglioni dell'Ex Salone Nautico.
Genovesi diffidate dei grandi progetti, delle grandi presentazioni, dei grandi sorrisi e dei grandi ottimismi, delle passerelle di sindaci, presidenti, governatori, ministri, vassalli e valvassori. Diffidate, anche se c'è Renzo Piano, l'unico che garantisce a Genova il nome nel mondo. Seppellite sotto silenzio il nuovo progetto, non parlatene, non diffondete, spiate i lavori di nascosto, perché solo così andranno avanti, senza liti tra Comune e Fiera, senza vanaglorie e rivendicazioni.
La Fiera del Mare è il paradigma della Genova perduta con i suoi record di visibilità internazionali del Salone Nautico e la sua capacità di attrazione. Ha frullato presidenti e dirigenti, nella incapacità di stare al passo con i tempi, ha disperso tutto fino a diventare il ricovero dei profughi delle guerre. Lottizzavano, dividevano, spacciavano professionalità e polverizzavano tutto.
Il piazzale Kennedy, miglior spazio della città sul mare, è da decenni perduto, parcheggio per scuole guida, ricovero temporaneo dei pagliacci del circo, del tiro a segno del Luna Park. Li ruggiscono i leoni e nessun orgoglio della città. Di lato sfocia il Bisagno dei nostri intermittenti disastri e lì accantonano la rumenta delle devastazioni alluvionali, le auto accartocciate.
Una mano di Blu (Print) può cancellare tutto questo, magari abbattendo e scavando, aprendo darsene o canali che dir si voglia, sbriciolando palazzi come quello Nira, murando il Duca degli Abruzzi che ne parliamo da trent'anni inutilmente?
Diffidate genovesi, diffidate e ricordate il famoso anatema del sindaco Cerofolini, quando si lanciò l'operazione Porto Antico nel 1989: “Mia, chi nu' se straggia ninte....”
porti e logistica
Il disegno di Genova sotto vuoto spinto
L'invettiva
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