economia

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Il consiglio comunale spezzino ha approvato il nuovo piano del commercio. Si tratta di un progetto piuttosto innovativo se è vero, come è vero, che per la prima volta in Italia un comune presenta un piano che fissa norme precise, in tema di aperture, sotto il profilo del decoro urbano e della sostenibilità sociale.

Da qui in avanti, sulla base di una mappatura che divide la città in tre aree urbane, non sarà possibile in centrocittà collocare in rivendite di tabacchi o bar le cosiddette macchinette "mangiasoldi", così come non verranno concesse autorizzazioni per l'apertura di nuove sale slot o sexi shop, che altrove dovranno rispettare un rigido limite minimo di prossimità con scuole e luoghi di culto.

Non solo, proprio in base ai coefficienti legati al decoro e al sociale, non sarà possibile aprire in centro nuovi CompoOro, negozi di cineserie, agenzie immobiliari e banche, oltre a concessionarie auto o moto e phone-center.

Stop anche a nuovi studi medici e paramedici sui piani terra nel centro storico. Nasce inoltre ufficialmente la categoria dei "negozi turistici", regolati cioè da orari ed aperture in linea con le esigenze dei visitatori, aumentati esponenzialmente in città negli ultimi due anni, grazie alle crociere.

Saranno infine responsabili del buono stato di mantenimento dei fondi i proprietari dei locali sfitti. Stop al degrado di vetrine e suppellettili, pena sanzioni sino a 200 euro.