porti e logistica

In ballo il rinnovo della concessione di Porto Petroli e i tubi Iplom
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Paradossalmente, nel momento in cui la necessità che il Comune di Genova faccia sentire la propria voce in porto è più forte, ecco che il membro che lo rappresenta in comitato di gestione dello scalo, quello in cui palazzoTursi può e deve dire la sua sulle questioni che riguardano il porto e la città, è decaduto. Come conseguenza della riforma della legge sui porti, che vuole che politici ed ex politici escano dal board. Quindi Doria, che fu sindaco di Genova, se ne deve andare e il Comune resta nudo, i cittadini rischiano di non vedere rappresentate le loro istanze.

Come quelli di Multedo, che chiedono che nella partita sul rinnovo dell'istanza di concessione di Porto Petroli, i loro legittimi interessi legati all'ambiente siano messi in primo piano. Che ilComune si esprima sulla possibile futura presenza di un deposito di gas naturale liquefatto, per cui Eni sta facendo uno studio di fatttibilità. Del resto lo stesso presidente del porto Paolo Emilo Signorini, ha detto, e idem il segretario Marco Sanguineri, che la sede ideale per esprimersi è il comitato di gestione, o anche prima. Vista la commistione con la città. Anche al di fuori soliti iter. 

Al momento, in base a quanto dichiarato dai due, palazzo Tursi non ha ancora chiesto nulla a palazzo San Giorgio sul rinnovo dell'istanza di Porto Petroli. Spetta al Comune ora nominare il rappresentante in comitato di gestione, in molti sperano al più presto. Anche perchè da Porto Petroli partono i tubi che scorrono sotto il Comune e arrivano a Iplom e ad altre destinazioni: come pensare che palazzoTursi non dica la sua?

"E' chiaro che il sindaco deve nominare un refernete e speriamo che abbia a cuore anche gli aspetti ambientali. Il 7 marzo incontreremo Marco Bucci e parleremo anche di questo" ha dichirato Gian Piero Cellerino del comitato Multedo per l'Ambiente.