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Il voto sull'ingresso di Iren in Amiu è un test per le Comunali
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Il centrodestra alla prova della rumenta. Prima ancora del nome
del candidato sindaco di Genova, che arriverà a metà marzo, ecco un test che misurerà la compattezza di un fronte che nel capoluogo ligure è sempre stato piuttosto eterogeneo.

Al di là delle questioni di merito, il voto in consiglio comunale sull'ingresso di Iren in Amiu, infatti, ha un grande valore politico.

Oggi, più che in passato, la maggioranza di Tursi con i 14 voti di Pd, Lista Doria e Anzalone rischia di andare sotto. Un'astensione delle varie opposizioni farebbe passare la delibera, ma se invece arrivasse un voto contro ecco che la maggioranza finirebbe in un cestino.

Il centrodestra in Comune è dunque chiamato ad una prova di compattezza con quelli che sono i suoi otto consiglieri ( cinque del Pdl, due dell'Udc, uno della Lega) e quelli che strizzano l'occhio a Fitto (due consiglieri).

Un voto contrario e compatto vorrebbe dire che c'è la capacità  di fare gruppo e di arrivare alle elezioni ancora più forti dimostrando anche di avere sempre di più un filo diretto con  l'attuale Regione che non guarda di buon grado l'ingresso di Iren in Amiu.

E allora si potrebbe così arrivare alle elezioni comunali di giugno con tre liste: un contenitore come il vecchio Pdl, una lista della Lega Nord e la lista del sindaco.

Diversamente tutto potrebbe finire nel cestino, pardon in un cassonetto di Amiu.