politica

A Spritz l'attacco di Cofferati: "Pd e Leu in confusione"
1 minuto e 55 secondi di lettura

Il conto alla rovescia è iniziato. A meno di un anno dalle elezioni europee, i tre parlamentari eletti quattro anni fa nelle file del Partito Democratico, provenienti dalla Liguria, si interrogano sul futuro personale e della sinistra. Al pari degli altri paesi esiste un problema di rappresentatività: la geografia politica delle singole nazioni, oggi rappresentata all’europarlamento, non è certo più quella di 4 anni fa e nel caso italiano quello scacchiere era maturato con un Pd al 40% dei consensi, dato oggi inimmaginabile.  Tutto questo resta difficile  logiche di ricandidature e conferme.


Se Sergio Cofferati è ormai da tempo fuori dal soggetto politico che l’ha portato a Bruxelles non ha peli sulla lingua. Nei giorni in cui Emmanuel Macron, nella sessione plenaria di Strasburgo, ha parlato apertamente del rischio di guerra civile europea, l’ex segretario Cgil fa un ritratto della sinistra post guerra fratricida: “Il Pd è sempre più in confusione, ma Liberi e Uguali non sta certo meglio. Serve un cambio di passo, nuove visioni e pure differenti guide. E’ evidente che gli ultimi leader non abbiamo incontrato i favori dell’elettorato”. In ogni caso, davanti a una platea di liceali in visita nei contesti dell’istituzione continentale, l’ex sindaco di Bologna pare più a suo agio nel raccontare la storia culturale del centro Europa rispetto alle trame di visioni politiche.

Chi, seppur con grande fatica, ha cercato di restare dentro a un Pd spesso lontano dalle proprie convinzioni, è Renata Briano: “Se mi ricandido? Non lo so, vedremo e non dipende solo da me. Certo, ho imparato che gli altri stati intendono l’impegno europeo per più mandati. Creano vere e proprie lobbies. Non parlo di me, ma a livello generale. Personalmente mi dichiaro soddisfatta di quanto fatto per la mia terra e ora spero che il Pd cambi rotta e dica basta ai personalismi”.

Tra i parlamentari più giovani c’è lo spezzino Brando Benifei: “Non ho intenzione di entrare nei giochi per la segreteria ligure. Ho invece deciso il mio destino che è quello di rimettermi in gioco per una conferma europea. Nonostante le difficoltà, se il Pd riparte dai territori può ancora farcela”.