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I due comuni della val Polcevera potrebbero essere accorpati a Liguria 3
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La geografia, come la matematica, non è un'opinione. Se chiedeste a un ligure di indicare dove si trovano Campomorone e Ceranesi, avrebbe ben pochi dubbi: val Polcevera.

Eppure qualcuno, giù a Roma, sembra pensarla diversamente. Almeno a leggere la proposta di provvedimento della Camera dei Deputati del 7 luglio scorso che vorrebbe accorpare i due comuni genovesi al collegio elettorale “Liguria 3”, insieme alla Provincia di La Spezia e ai collegi uninominali di Rapallo e Chiavari.

Un'idea che ha fatto saltare sulla sedia il sindaco di Campomorone, Paola Guidi, pronta a dare battaglia per rimettere ordine alla geografia – e soprattutto alla storia – della valle. Alla prima cittadina si è unito anche il “collega” della vicina Ceranesi, Mauro Vigo. E giovedì prossimo entrambe le giunte porteranno in consiglio regionale una delibera congiunta per esprimere il proprio dissenso al decreto e ridestinare i due comuni al collegio elettorale “naturale”: Liguria 2.

“La storia e le tradizioni di questo territorio – si legge nel comunicato diffuso dai sindaci - sono da sempre profondamente inserite nella realtà del genovesato, con cui condividono virtù e problemi”. Tra questi, anche il Terzo Valico, il cui tracciato attraversa la val Polcevera. “Siamo legati a doppio filo a questo tema, su cui si gioca molto del nostro futuro – sottolinea Guidi – Non si capisce perché i nostri candidati debbano essere eletti in un collegio con cui non abbiamo nessuna similitudine o caratteristica in comune. Noi, come Ceranesi, vogliamo rimanere in val Polcevera”.

Ma, all'origine della protesta, c'è anche una questione di numeri, come spiega Guidi. “Con un simile provvedimento, la possibilità di avere una rappresentanza al senato diventerà praticamente impossibile, non potendo competere numericamente con una realtà come quella spezzina”.

I tempi stringono e già giovedì potrebbe essere approvata all'unanimità una doppia delibera con cui i due comuni chiedono a Roma di tornare sui propri passi. Maggioranza e minoranza, per una volta, compatte contro quella che il sindaco di Ceranesi Vigo definisce “un'anomalia storica”.