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Di Tullio e Battaglia: "Niente lotta, saranno primarie di confronto"
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Aprire la partecipazione alle primarie del Pd solo a coloro che sono iscritti alle liste elettorali e che abbiano la maggiore età nella data delle elezioni. E sarà obbligatorio godere dei diritti civili previsti dalla Costituzione. Nuove regole e nuovi criteri in vista delle amministrative, e la prima città ad aderire è stata Savona.

Dunque primarie 'blindate', il 3 aprile sotto la Torretta: "Ci è sembrato giusto e corretto dare l'esempio, seguendo le indicazioni del partito nazionale, perché in Liguria si sono registrati problemi alle primarie per le regionali e proprio qui a Savona sono stati annullati i risultati di due seggi per irregolarità", spiega il segretario savonese Barbara Pasquali.

Tra le regole decise dal Pd savonese in una riunione, c'è anche quella secondo cui i candidati dovranno raccogliere dalle 200 alle 300 firme di savonesi, il 20% degli iscritti del Pd della città oppure il 35% dei delegati.

A diffondere i dettami è stato Lorenzo Guerini, vice segretario Pd, invitando tutte le sezioni locali ad adottarle, ma lasciando  autonomia decisionale. "Vogliamo che le primarie siano le più chiare possibili, che la partecipazione sia bella, nello spirito delle primarie, e che il vincitore sia riconosciuto da subito", commenta la Pasquali.

Intanto Di Tullio e Battaglia, i due principali contendenti, assicurano che "non sarà uno scontro, ma una competizione civile". Per il vicesindaco Livio Di Tullio saranno "primarie positive, una competizione vera, ma leale e cordiale. Credo che una parte di noi abbia raggiunto il risultato che voleva: cioè che non ci fossero candidature imposte dall'alto e così è stato e siamo contenti. L'importante è Savona non le beghe di partito"

Dello stesso avviso Cristina Battaglia: "Saranno primarie di ascolto della città e di costruzione di un programma per la città di Savona. Dal mio punto di vista sarà un confronto sui progetti, idee e contenuti all'interno di uno stesso perimetro che è quello della coalizione di centrosinistra. Non parlerei di continuità o discontinuità verso la giunta Berruti, ma parlerei di innovazione perché dopo dieci anni di amministrazione credo che un progetto nuovo per la città serva ed sia indispensabile".