salute e medicina

Il ringraziamento di una mamma all'associazione che offre ospitalità e sostegno alle famiglie
1 minuto e 37 secondi di lettura
In occasione della Giornata mondiale contro il cancro infantile pubblichiamo la lettera di ringraziamento di una mamma ucraina all'Abeo Liguria (Associazione bambino emopatico oncologico).

È sempre uno shock quando una famiglia si trova a dover affrontare la grave malattia di un bambino. Quando questa malattia non può essere curata nel proprio paese ed è necessario fare delle terapie all’estero, è un doppio shock, dal momento che ci si trova in una situazione di cui non si conosce nulla.
Noi siamo stati molto fortunati ad essere accolti da Abeo Liguria, una meravigliosa organizzazione che si è fatta carico degli adempimenti necessari, e ha fatto in modo che la nostra permanenza fosse molto confortevole. È evidente che i bambini con una diagnosi onco-ematologica, specialmente dopo un trapianto di midollo osseo hanno bisogno di condizioni di vita particolari.
Da subito Abeo Liguria ci ha accolti con attenzione, calore e amore. Abeo Liguria ci è sempre stata vicina sia in ospedale, durante il ciclo di cure, che nei meravigliosi appartamenti messi a nostra disposizione dopo la dimissione dall’ospedale. Le volontarie sono delle buone fate, che amano sinceramente i bambini e li accolgono così come sono. Fanno con loro attività interessanti, li intrattengono, giocano, studiano, li portano a fare delle escursioni e molto altro. Aiutano davvero i bambini e i loro genitori a sentirsi come a casa, o ancor meglio, in questo difficile momento.
Il buon umore dei bambini e dei loro genitori è molto importante per la guarigione. Abeo Liguria con grande gentilezza e flessibilità ci ha aiutato tutte le volte che avevamo bisogno (nello studio dell’italiano, per i compiti con i bambini, ecc) e ci ha garantito condizioni di vita molto confortevoli.
Un grandissimo grazie a Abeo Liguria e a tutti i volontari di questa organizzazione per la gioia e l’amore che donano generosamente alle famiglie che si trovano in condizioni di vita così difficili.