cronaca

La relazione dello psichiatra: "Effetti simili ai reduci di guerra"
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Non hanno perso familiari o parenti nel crollo del Morandi né sono rimasti feriti. Ma hanno assistito alla tragedia e, in qualche caso, l'hanno scampata per miracolo e comunque ne hanno pagato conseguenze che si sono rivelate nel tempo devastanti.

Una quindicina di sopravvissuti al crollo di Ponte Morandi che hanno subito traumi psicologici gravi sono state inserite dal pm di Genova Massimo Terrile nell'elenco delle persone offese e a loro è stata notificata la richiesta del secondo incidente probatorio. Questo potrebbe significare entrare nel processo e in caso di richiesta di costituzione in parte civile l'ok della procura.

La decisione è stata presa in base alla relazione dello psichiatra forense che con una psicoterapeuta ha studiato gli effetti clinici su una ventina di persone rimaste coinvolte nel disastro del 14 agosto e che hanno "spesso effetti simili ai reduci di guerra". Tra questi anche i componenti della famiglia dell'Astigiano con le due bimbe gemelle che stavano tornado a casa: rimasero ore e ore sotto la galleria prima del ponte caduto. Ora le piccole non vogliono più tornare a bordo di un'auto.