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Sono nati a distanza di un giorno l'uno dall'altro e quest'anno festeggiano un compleanno importante, quello degli 80 anni: sono Ornella Vanoni e Gino Paoli. Ornella Vanoni à nata a Milano il 22 settembre del 1934 e Gino Paoli il 23 settembre del 1934.

Un giorno come tutti gli altri, dice lui. Ma non la pensano allo stesso modo la moglie, i figli, gli amici che domani festeggeranno i suoi 80 anni. "Per fortuna gli 80 anni si compiono una volta sola! - dice tra lo scherzo e la rassegnazione al telefono, raggiunto dall'Ansa -. Che vita è stata la mia? Ho fatto sempre quello che ho voluto. Ho avuto un gran culo". "Non ho mai avuto il pensiero del traguardo, ai 40, ai 50 o ai 60. Penso di nascere tutte le mattine e di morire tutte le sere. Vivo come se quello fosse l'unico giorno. E la vita è un susseguirsi di questi giorni unici. Del resto a 16 anni non pensavo neanche di arrivare ai 30", racconta Paoli, che in effetti ai 30 rischiò di non arrivarci dopo aver tentato il suicidio nel 1963. Una vita "vissuta come volevo io, sentita e goduta fino in fondo", eccessi compresi, senza essersi mai pentito.
 
"No, non mi pento di niente. Potrei rivivere tutto nella stessa maniera”, spiega sicuro. Le pagine del suo libro raccontano degli inizi a Genova, con Bruno Lauzi, Luigi Tenco, Fabrizio De André, Umberto Bindi: il primo nucleo della Scuola genovese. "Se mi sento un sopravvissuto? Sì, mi mancano gli amici e forse è questo il rimpianto più grosso che si può avere alla mia età. Bruno (Lauzi ndr) mi diceva sempre: 'non siamo i più bravi, ma i sopravvissuti'". Alle spalle, oltre a una carriera da pittore interrotta a 25 anni ma anche un tentativo in politica come deputato nelle fila del Pci (poi Pds) tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio dei Novanta e come assessore del Comune di Arenzano. Un'esperienza che non rinnega anche se afferma che "è stato un errore". "Io non sono adatto - dice- La politica vuole il compromesso, la mediazione, invece io sono uno molto diretto". Su Renzi il giudizio per ora è sospeso: "non giudico prima di vedere i fatti. E quello di Renzi per ora è un piano strategico che deve essere portato a termine, arrivare a una compiutezza". Gli 80 anni di Paoli arriveranno poche ore dopo i festeggiamenti per le stesse candeline spente da Ornella Vanoni, uno dei suoi grandi amori del passato. Lui, affettuosamente, ride: "L'augurio che le faccio? Andiamo avanti, tieni duro che siamo rimasti pochi".

OGGI IL COMPLEANNO DI ORNELLA -  E proprio oggi la a signora della musica italiana, Ornella Vanoni, è pronta a spegnerele 80 candeline e come regalo chiede un duetto con Sting. "Pino Daniele mi dice sempre che ho fatto tutto. No, non tutto! Vorrei cantare con Sting. E quindi gli lancio un appello", scherza con quella vena di autoironia che non le è mai mancata. "Mi dicono che da lontano dimostro 35 anni, da più vicino 40, poi 45. Tutti concordi nell'affermare che porto bene i miei anni. Ma anche se non si vedono, so di averli tutti. E non ho mai avuto paura del tempo che passava. Bisogna guardare i propri cambiamenti con tenerezza e compassione". Sotto le luci dei riflettori dal 1957, quando debuttò a teatro guidata dal suo maestro e grande amore Giorgio Strehler, Ornella Vanoni ha attraversato indenne oltre mezzo secolo di vita e di spettacolo. "Sono ancora qui che lavoro ancora". E così domani esce il triplo cofanetto antologico “Più di me più di te più di tutto” (Sony), che conterrà i due album già editi "Più di me" e "Più di te", più "Più di tutto", una raccolta di grandi successi della cantante. Poi da fine ottobre a fine marzo riprenderà anche lo spettacolo "Un filo di trucco un filo di tacco… l'ultimo tour". "Poi prenderò un periodo di riposo, ma il futuro ce l'ho già in testa". E sarà jazz, perché di fermarsi non se ne parla. Gli 80 anni sono anche un'occasione per fare bilanci. "Non ho mai pensato di arrivarci davvero. Semplicemente non ci ho proprio pensato. - dice, lei che voleva fare l'estetista perché soffriva di acne e volevo guarire le altre ragazze -. Ho dovuto combattere con me stessa, ma sono andata avanti, perché sono un guerriero". Non nega di aver fatto tantissimi errori "soprattutto sentimentali", ma di tutti i momenti rivivrebbe proprio gli inizi degli amori. E a Paoli, altro suo grande amore, nato a poche ore di distanza, che augurio fa? "Lo stesso che faccio a me: una buona salute".