cronaca

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 Il Consiglio regionale della Liguria ha approvato un'ulteriore rinvio  dell'entrata in vigore della legge regionale anti-slot machine del 2012. Sono stati 16 i favorevoli (centrodestra) e 13 i contrari (M5S, Pd, Rete a Sinistra-LiberaMente Liguria e Liguri con Paita) su 29 presenti.


Il presidente della Regione Giovanni Toti ribadisce che l'obiettivo della sua maggioranza è "sottoporre al voto del Consiglio regionale prima della pausa estiva una nuova legge regionale per disciplinare la diffusione del gioco d'azzardo in Liguria evitando che il gioco torni nella mani della criminalità organizzata e consentendo alla Regione di investire per l'educazione e la presa in carico dei ludopatici".


"Da quando il centrodestra è al Governo della Regione Liguria, il numero delle slot in esercizio sul territorio è passato dalle oltre 10 mila del luglio 2015 alle circa 7 mila dell'aprile 2018". Lo dichiara il vice capogruppo della Lega alla Camera dei deputati e segretario ligure della Lega Edoardo Rixi. "Il disegno di legge elaborato dalla Giunta Toti - prosegue il neo deputato - recepisce la normativa nazionale, condivisa in Conferenza Stato-Regioni in modo bipartisan, e prevede il dimezzamento progressivo delle slot entro due anni - continua Rixi -. Alla luce di tutto questo, non è accettabile che vengano condotte guerre 'sante', puramente ideologiche, sulla pelle di bar e tabaccai, piccoli imprenditori commerciali, che vengono equiparati alla stregua di delinquenti o lobbisti con chissà quale interesse, se non quello dettato dalla propria sopravvivenza e dal mantenimento di alcune migliaia di dipendenti in Liguria".


Questa mattina c'è stato spazio anche per un presidio di protesta proprio davanti all'ingresso del Consiglio regionale da parte del 'Coordinamento mettiamoci in gioco', collettivo al quale aderiscono anche Cgil, Cisl e Uil

Dopo la decisione presa dal consiglio è arrivata il duro commento del capogruppo del Pd Lunardon che ha affermato: "Celebriamo una pagina nera del Consiglio regionale".

Contrariato anche il M5s che attraverso il consigliere Andrea Melis denuncia: "L'azzardo sottrae oltre 2,4 miliardi di euro l'anno all'economia ligure ci troviamo davanti a un'ulteriore proroga di una legge che già l'anno scorso la maggioranza di centrodestra aveva deciso di rimandare".


 "Viviamo in uno Stato che promuove il gioco d'azzardo, questo è il dato di partenza - replica Claudio Muzio (Forza Italia) -, lo Stato lo ha legalizzato per sottrarlo alla malavita, un intendimento nobile, oggi ognuno di noi attraverso lo smartphone può giocare delle somme incredibili, la legge del 2012 sarebbe come mettere un tappo dentro a una botte che perde da tutte le parti".

"Le slot attive in Liguria sono già state ridotte del 30%, l'intesa Stato-Regioni prevede un ulteriore taglio del 50% - commenta Franco Senarega(Lega) -. Il vero problema è quello del gioco online, ma la tecnologia ci può anche aiutare a contrastare la ludopatia, come ad esempio l'introduzione di un tesserino d'identificazione di chi gioca".

"La proroga salva-slot è un pasticcio inaudito. Gli stessi uffici della Regione, su nostra esplicita richiesta, hanno espresso perplessità su un atto cui manca un termine: una proroga senza scadenze, insomma. - hanno detto il capogruppo di Rete a Sinistra-LiberaMente Liguria Gianni Pastorino e il consigliere Francesco Battistini -. Le associazioni che combattono la ludopatia e il proliferare delle slot hanno manifestato critiche pesantissime".


 "La proroga di una legge votata all'unanimità anche dal centrodestra nel 2012 è un macroscopico errore - afferma Sergio Rossetti (Pd) -. La proroga fa male ai liguri e alle famiglie, in attesa di una legge sanatoria, ciò che c'è continua a esserci".