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Il vicino di casa di Toti pronto per la delega all'ambiente
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“C’è un ragionamento, valuteremo cosa è meglio fare. Nei mesi successivi alla composizione della giunta decideremo cosa fare”.

Per ora non si dimetterà dalla carica di Consigliere Regionale. Giacomo Giampedrone, aspetterà almeno la fine dell’estate (e con lui anche Ilaria Cavo) e resterà nell’Assemblea, pur ricoprendo il ruolo di assessore della giunta Toti.

Lo conferma a Primocanale, durante un’intervista in cui già parla da assessore all’ambiente, delega che sembra a lui destinata. E dopo il dossier presentato dal Movimento 5 Stelle sulle discariche sul Magra, non si sottrae al ragionamento sugli interventi da compiere lungo il fiume che sfocia nel comune del quale è sindaco ancora per pochi giorni, Ameglia.

“E’ chiaro che l’emergenza rifiuti è da valutare attentamente. E da trattare con dovizia di particolari, soprattutto nella provincia spezzina. Sul Magra la situazione è ancora più grave perché siamo in un parco fluviale, serve una tutela ambientale maggiore. Servono interventi immediati e anche radicali. Anche perché i parchi non assolvono pienamente alla funzione che dovrebbero avere”.

Il Presidente del Parco delle 5 Terre Alessandro pensa proprio ai parchi come fulcro della cabina di regia per rilanciare il turismo in provincia.
“L’idea è buona. Viviamo di turismo. Se c’è correlazione tra ambiente e turismo lo spirito è positivo. Certo è che assistiamo nei parchi regionali a una impostazione troppo politica. Qui i parchi vengono gestiti come una realtà politica, non come una realtà ambientale da sviluppare. Quindi noi vorremmo cambiare questo tipo di gestione e di impostazione: la politica deve fare un passo indietro. Il parco deve essere una occasione per sviluppare il turismo, anche nella capacità di non dare troppi vincoli.

Quindi la filosofia è “meno vincoli nei parchi”?
Meno vincoli e meno politica.

E con gli ambientalisti come la mettete?
Bisogna vedere che vincoli vogliono mettere. Se l’obiettivo è bloccare tutto, è sbagliato. Certo è che i parchi devono essere gestiti dai tecnici che sanno cosa vuol dire gestire un parco, piuttosto che da chi ha sempre fatto solo politica.

A proposito di vincoli. Sul dragaggio dei fiumi, e del Magra in particolare cosa farete?
Qui abbiamo posto un problema da tempo. Siamo alla foce di un fiume. Ci sono le arginature che oggi diventano competenza della Regione, e sono in via di definizione. Ma serve un intervento maggiore: come minimo servono i canali navigabili, e quindi una certa quantità di materiale dragato ogni anno. Questo non vuol dire usurpare i territori, ma significa avere un livello di sicurezza in più e consentire alla nautica di potersi sviluppare nel territorio perché anche la nautica è turismo nel nostro territorio.

Tornando alla politica: c’è tensione in maggioranza tra Lega e Forza Italia?
Sono sincero, capisco le esigenze giornalistiche. Ma non vedo queste tensioni fra forza italia e lega. E’ venuto Maroni e Brunetta ha spiegato cosa si intende per Lo-ve-li e per la collaborazione con Lombardia e Veneto. Sono convinto che il lavoro da mercoledì sarà molto proficuo tra tutte le forze che sostengono Toti.

A proposito di Lo-ve-li, non manca il Piemonte?
Aspettiamo di vedere cosa succederà in Piemonte. Sappiamo che ci sono ricorsi, e penso che anche il Piemonte potrebbe vivere un’esperienza simile a quella della Liguria, se si andasse a votare subito.

Ma non si può collaborare anche se il Piemonte è governato dal centro sinistra?
Certo si deve collaborare e Chiamparino lo abbiamo incontrato diverse volte. La collaborazione istituzionale non manca. Certo se arrivasse un governo di centro destra anche in Piemonte per noi sarebbe più auspicabile dell’attuale gestione.

Giampedrone tornerà in Forza Italia?
Rimarrò indipendente. Vedremo se daremo vita al gruppo regionale della lista Toti.

Lei lasciò il Pdl quando il centro destra era forte, ha rischiato di rimanere fuori dai giochi.
Ho fatto scelte coraggiose. Nel tempo si è dimostrato che avevo ragione. Il Pdl era una fusione a freddo che non aveva funzionato. A 30 anni non volevo seguire logiche stantie che non condividevo. Ho dato vita a liste civiche, che mi hanno portato al ruolo di sindaco ad Ameglia, e che dimostrano che il lavoro civico da risultati. E il resto è storia recente che conoscete.

In Forza Italia e nel centro destra ligure cosa c’è ancora da costruire? Credo che la partita sia stimolante. In questa partita mi sento dentro. Serve una visione di centro destra e di Forza Italia rinnovata anche a livello nazionale. Il risultato di Toti dimostra che con persone credibili i risultati possono arrivare anche laddove il centro destra non ha la forza elettorale che aveva tempo fa. I ragionamenti che abbiamo iniziato daranno presto risultati. Intanto il 18 luglio al monastero di Santa Croce faremo una assemblea di tutti gli under 45 del centro destra italiano. Sarà l’occasione per una giornata per promuovere lo spirito di rinnovamento di tutto il centro destra italiano.