economia

Sindacati: "Tavolo di crisi con Comune, Regione e Ministeri"
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Amiu a rischio fallimento, Scarpino chiusa e rifiuti fuori regione. È questo il drammatico bollettino dell’emergenza rifiuti a Genova. Un gestione al collasso che rischia di aggravarsi nei prossimi mesi per i mancati introiti della discarica ed i maggiori costi dovuti all'emergenza percolato ed al trasporto dei rifiuti fuori dalla Liguria.

Il rischio concreto è che a pagare lo scotto di questa gestione siano i cittadini con un incremento del prelievo fiscale. Ma in allerta ci sono anche i lavoratori del settore, che temono di dover subire le conseguenze di decisioni gestionali errate. Per questo motivo, le organizzazioni sindacali e le Rsu di Amiu hanno proclamato uno sciopero per l’intera giornata di lunedì 24 novembre “per sollecitare una risposta definitiva sui finanziamenti necessari e sulla scelta del ruolo operativo di AMIU”, come si legge nella nota inviata alla stampa.

Per i sindacati la strada da seguire è quella del “mantenimento della proprietà pubblica e la realizzazione degli impianti necessari a far si che il ciclo integrato dei rifiuti rimanga sotto il controllo di Amiu”. Tra le richieste dei lavoratori, c’è anche quella di aprire “un tavolo di crisi che coinvolga non solo Comune di Genova e Regione Liguria, ma anche i Ministeri competenti con lo scopo di risolvere in maniera strutturale le problematiche tutt'ora irrisolte”.