cronaca

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Due grossi incendi interessano le alture di Genova a Levante e a Ponente. Dalla mattina di lunedì le fiamme divorano i boschi sulle alture di Sant'Ilario e Nervi. Circa 300 persone sono state sfollate sulle alture di Pegli, poi tornati a casa. Tutte rientrate, invece, le persone evacuate a Nervi perché le loro abitazioni erano lambite dal fuoco. Fiamme anche su via Bettolo, nei pressi dell'ex ospedale di Nervi. Nuovi focolai si sono sviluppati sul crinale che sale sul Monte Fasce. Dei sei Canadair disponibili in tutta Italia cinque sono in Liguria. 

TERZO INCENDIO A SANT'ANTONINO - Un altro incendio è divampato a Sant'Antonino, sulle alture della Valbisagno a Genova. Per precauzione è stato fermato il trenino di Casella. La situazione è tornata sotto controllo dopo un paio d'ore. Un incendio anche sul Monte Fasce, dove una squadra di vigili del fuoco è intervenuta a protezione di un'azienda agricola.  Si segnalano incendi anche a Bargagli e Mele.

L'incendio che ha devastato la collina sopra sant'Ilario, a Nervi, sarebbe stato generato da un fuoco acceso da alcuni operai, mentre il rogo di Pegli avrebbe origini quasi certamente dolose. Lo si apprende da fonti investigative qualificate. Il fronte più critico è quello della Val Varenna e del quartiere 'Giardino' di Pegli. Ma anche nel Levante di Genova la situazione non è risolta a causa del forte vento che ostacola anche il lavoro dei Canadair. Focolai sul Monte Moro, dove alcune case sono state minacciate dalle abitazioni. La situazione si è nuovamente aggravata nel pomeriggio. 

IL PRESUNTO RESPONSABILE DEL ROGO DI NERVI - I carabinieri forestali avrebbero individuato il responsabile del rogo divampato sulle alture di Sant’Ilario. Sarebbe un operaio 45enne, al lavoro per conto di una società collegata ad Autostrade. L’uomo è stato denunciato a piede libero per incendio colposo, al vaglio la posizione di due colleghi che lavoravano con lui. La squadra era impegnata alla riparazione di un paramassi danneggiato dalla tromba d’aria di fine 2016. 

Indagato anche il capocantiere responsabile dell'intervento in A12, nei pressi dell'area di servizio Sant'Ilario, da cui sono partite le scintille che hanno innescato l'incendio a Nervi, nel Levante Genovese. E' il secondo indagato, dopo l'operaio di 45 anni che materialmente ha innescato il rogo facendo cadere un flessibile dalle proprie mani. I due sono accusati di incendio boschivo colposo. L'area è stata posta sotto sequestro. Secondo i rilievi di carabinieri forestali e vigili del fuoco l'incendio di ieri ha mandato in fumo circa 120 ettari di bosco.

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Un altro fronte si è aperto nella notte a Pegli, vicino a via Salgari e lungo il crinale della Val Varenna.
Un'abitazione isolata è stata evacuata. Preoccupazione nella zona intorno alla pineta In Viale alla Pineta sono state spostate le automobili per permettere ai mezzi dei vigili di passare con più agilità. Autostrade aperte, ma a una sola corsia per senso di marcia tra Voltri e Pegli e tra Nervi e Recco.

PERMANE L'ALLERTA MASSIMA - Nel Ponente della Liguria "permane la massima allerta incendi" per le prossime 24-36 ore "per il vento e per la secchezza del territorio" visto che "sono 60 giorni che non piove". Lo ha detto l'assessore regionale Giacomo Giampedrone facendo il punto della situazione incendi in Liguria. 

| LE DISPOSIZIONI DEL CENTRO OPERATIVO DI GENOVA |

Alcune palazzine sono state evacuate all'alba in via della Pineta. I residenti allarmati: "Le fiamme sono a due metri dalle case". "Stiamo suonando porta per porta in via della Pineta e in via Salgari per valutare le eventuali evacuazioni", dice l'assessore comunale alla Protezione Civile Gianni Crivello. Nel solo quartiere Orizzonte sono state sfollate almeno 300 persone. La protezione civile comunale ha attivato il numero verde 800.177.797. Chiuse le scuole Mazzini, Alessi e la scuola dell'infanzia di Varenna. 

L'incendio divampato nel ponente di Genova ha minacciato le abitazioni di via Assarino, in Val Varenna, alle spalle di Pegli. Il fronte del fuoco è in una zona impervia: i pompieri per cercare di fronteggiarlo hanno dirottato nell'area due Canadair che operavano a Ponente. Migliorata invece la situazione a Pegli 2 dove stanotte gli abitanti sono stati costretti a lasciare le case: i 300 sfollati hanno fatto rientro nelle abitazioni. 

FIAMME ANCHE NEL TIGULLIO -  Dalla scorsa notte un rogo con circa 400 metri di fronte brucia nei boschi di San Colombano Certenoli, in Valfontabuona, nell'entroterra di Chiavari. Le fiamme alimentate dal forte vento sono in una posizione molto impervia difficile da raggiungere a piedi per questo, per fronteggiarlo in modo adeguato, è atteso l'arrivo in zona di un Canadair o di un elicottero.

VIGILI DEL FUOCO DA ALESSANDRIA - Sono 9 le unità inviate dal comando provinciale di Alessandria in supporto a quelle di Genova per gli incendi divampati sulle alture della città: il primo, già da ieri pomeriggio, nella zona di Nervi a levante; l'altro, da dopo le 6 di questa mattina, a ponente del capoluogo ligure. Equipaggiati con 2 pick-up, un'autobotte e un mezzo per il supporto logistico, continuano a essere impegnati nelle operazioni di spegnimento.

TOTI: "PIROMANI COME TERRORISTI" - "Credo che si debba premere molto sul governo per una legislazione speciale contro i piromani. Sono come i terroristi. Bisogna inasprire le pene e potenziare gli strumenti di vigilanza per prevenire e reprimere questo reato". Lo ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti facendo il punto sull'emergenza incendi a Genova e in altre zone della regione.

GALLETTI: "PENE SEVERISSIME" - "La follia dei piromani ha messo a rischio l'intera città di Genova, con sfollati, danni alla natura e altri gravissimi disagi. Sono d'accordo con il governatore Toti: servono pene sempre più aspre per punire questi comportamenti e oggi abbiamo finalmente le leggi e le energie in campo per farlo". Lo afferma il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, che ha telefonato nel pomeriggio al presidente della Regione Liguria per un aggiornamento della situazione. "Penso innanzitutto - prosegue Galletti in una nota - all'introduzione degli ecoreati nel Codice Penale, ma anche alla nuova forza per la Tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri, la più grande d'Europa, dotata di altissima competenza su questi temi. Dobbiamo reprimere con la massima severità e senza sconti questi atti criminali nei confronti dell'ambiente".

TRAFFICO - Dopo ore di caos e code chilometriche, sono state riaperte tutte le autostrade liguri interessate, a partire da ieri, dalle chiusure per i roghi che devastano le alture. Resta solo la chiusura di una corsia sulla A10 tra Voltri e Pegli e sulla A12 tra Nervi e Recco, in entrambe le direzioni.

| L'ASSESSORE CRIVELLO: SITUAZIONE PREOCCUPANTE PER IL VENTO |

LA GIORNATA DI LUNEDI - In serata si era sviluppato ad Apparizione anche un secondo incendio, non direttamente connesso al primo, dove le fiamme hanno lambito da vicino un agriturismo e alcune case. Le fiamme, sul Monte Moro e sul Monte Fasce, sopra Sant'Ilario, potrebbero essere di origine dolosa. Il fronte delle fiamme è di circa un chilometro. Nel mese di gennaio sono già andati in fiamme in Liguria oltre 50 ettari di bosco.

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Sul posto sono andati a fare un sopralluogo il governatore Giovanni Toti e il sindaco Marco Doria. La centrale operativa dei pompieri proprio a causa del forte vento che rende difficile fronteggiare le fiamme e l'impossibilità di usare mezzi aerei di notte ha chiesto aiuto anche ai comandi di Alessandria e Torino che hanno inviato a Genova alcune squadre in supporto. Con il vento meno forte e con la luce hanno combattuto con le fiamme anche un elicottero e un Canadair.

ALCUNE CASE EVACUATE PER SICUREZZA
- L'incendio sui monti Moro e Fasce ha costretto i vigili del fuoco a far allontanare dalle loro abitazioni alcune famiglie. In via della Fassa hanno provveduto allo sgombero precauzionale dei componenti di 5 nuclei familiari - 13 persone in totale - che hanno trovato rifugio presso alcuni amici. Altre sei persone sono state evacuate in via Bettolo. Tutti gli sfollati sono rientrati nelle rispettive abitazioni poco prima di mezzanotte.

| LA PREOCCUPAZIONE DEGLI ABITANTI DI VIA BELSITO |

Il rogo, alimentato dal forte vento, è arrivato a lambire le prime case di Genova. A rischiare sono le abitazioni di via Lanfranco, in località Apparizione. Altre abitazioni nella stessa zona sono state minacciate dalle fiamme. Poco distante, in località Apparizione, un altro fronte dell'incendio ha minacciato alcune abitazioni e un ristorante. Qui i residentI hanno bagnato i giardini e i tetti delle case per rallentare l'eventuale arrivo delle fiamme. Il Comune di Genova ha aperto la sala di protezione civile e l'assessore Gianni Crivello sta seguendo le operazioni. Dopo alcune ore è stata riaperta l'autostrada A12 tra Genova Nervi e Recco.

IL SOPRALLUOGO DI TOTI - "Non ci sarebbero abitazioni in pericolo per le fiamme". Lo ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti durante un sopralluogo in via del Commercio a Nervi, dove l'incendio si è avvicinato alle case. "I pompieri e i volontari coordinati dalla protezione civile lavoreranno tutta la notte per proteggere le abitazioni dalle fiamme. La situazione è in evoluzione", ha detto Toti che è intervenuto sul posto con l'assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone. Toti ha assicurato agli abitanti che il rogo sarà attaccato nuovamente con Canadair e elicotteri.

| TRAFFICO BLOCCATO AL CASELLO DI GENOVA NERVI |

GRAVE PERICOLOSITA' - Stato di grave pericolosità per tutta la Liguria a causa degli incendi che stanno divampando in varie zone della regione e che hanno portato alla chiusura, nelle ultime ore, della A12 nel tratto tra Recco e Genova Nervi. E' stato deciso oggi dal settore Politiche della Montagna e della Fauna selvatica della Regione Liguria.

Lo stato di grave pericolosità prevede il divieto di accendere qualsiasi tipo di fuoco, sia pirotecnici, sia per l'abbruciamento di materiale vegetale e anche il divieto di mettere in funzione apparecchi elettrici come motoseghe. La decisione è stata assunta a seguito delle condizioni di particolare secchezza del terreno e della vegetazione e per le condizioni climatiche che tendono a favorire l'insorgere di incendi boschivi.

FIAMME ANCHE A PONENTE - Bruciano anche i boschi tra Andora e Cervo a cavallo tra le province di Savona ed Imperia. Le fiamme si sono pericolosamente avvicinate ad alcune abitazioni in località Rollo nel comune di Andora. Non si segnalano né feriti né evacuati. Un primo incendio nella zona era divampato nella serata di venerdì creando altri disagi.