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Il presidente del Pescara a Gradinata Nord
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Lapadula? "Finora è stato sfortunato, ma penso che possa riprendersi con gli interessi ciò che ha avuto. Quando è in campo mette l'anima. Magari averne undici in campo con la sua determinazione...". A parlare, a Gradinata Nord su Primocanale, è Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, la squadra che di fatto ha lanciato in serie A l'attaccante che oggi veste la maglia rossoblù dopo una sbiadita parentesi al Milan.

Per il patron degli abruzzesi, le qualità del giocatore non si discutono: "Mi sembra che al Genoa fosse arrivato che non stava proprio bene. La squadra è andata un po' male, alla fine si sa che in questi casi si mettono tutti in discussione. Ma se sta bene fisicamente può dare una mano". 

Il suo punto di forza? Il carattere. "È una delle sue doti principali - dice Sebastiani - ha grinta da vendere, è un combattente, di sicuro non si abbatte e non subirà contraccolpi". E se il digiuno fosse un problema tattico? "Io l'ho visto giocare in B, era sicuramente un altro campionato, ma può giocare tranquillamente in quel modulo", taglia corto il presidente.

Sebastiani poi parla del passaggio in rossonero nel 2016 che ha creato malumori a Genova, dove l'attaccante era uno dei principali obiettivi di mercato. "Lapadula doveva venire un anno fa, poi c'è stato l'intervento del Milan. Si sa che i ragazzi rispetto ai grandi club hanno sempre una preferenza. Ma penso che Lapadula si sia fatto voler bene ovunque sia andato, credo non ci abbia pensato un attimo quando gli è stato proposta questa soluzione. Bisogna imparare a conoscerlo, è un ragazzo che ti dà tutto".