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Il presidente rossoblù a 360 gradi
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"Ballardini? Non è ancora entrata nella discussione la conferma, ci sono ancora cinque partite poi vedremo" così il presidente del Genoa Enrico Preziosi a Santa Margherita per il progetto dei parcheggi di Portofino analizza il suo rapporto con il tecnico rossoblù.


"Ho detto a Ballardini che mi prendo gli insulti ma poi l'ho portato nuovamente qui - ha proseguito Preziosi -. Se un allenatore che in passato non è stato confermato, viene richiamato per tre volte e lui torna sempre evidentemente vuol dire che tra noi c'è stima reciproca. Quello che conta sono i comportamenti e Ballardini ha fatto un ottimo lavoro. La rosa a disposizione comunque non è male".

Ma il presidente rossoblù parla anche dell'ex allenatore Juric:
"Mi ha deluso anche se penso che diventerà un grande allenatore. Ho forse sbagliato a confermarlo l'anno scorso, ma il manico conta. Ballardini sapevo che è serio ed equilibrato. Almeno mi prendo il merito della scelta. Quello che farò con Ballardini lo deciderò fra qualche settimana. I giocatori? Non mi faccio condizionare da nessuno nemmeno dai tifosi. sia che arrivino applausi che fischi. Io sono un presidente presente e con Ballardini ci vediamo, ci incontriamo e ci parliamo. Quindi problemi non ce ne sono. Quando le cose vanno bene i meriti si sanno di chi sono se vanno male sono sempre per miei demeriti. Allenatore? Io so cosa devo fare e non vi dico niente".

Il presidente prosegue: "Qualunque decisione prenderò sarò sempre grato a Ballardini. Con tutti gli allenatori ci siamo lasciati bene.I tifosi hanno sempre ragione perché pagano il biglietto, io sono contro di chi mi offende non contro chi mi contesta. Prendete Lapadula, è stato a lungo attaccato ora però in tanti stanno cambiando opinione su di lui. Spero che i tifosi siano felici. Tornerò allo stadio perché voglio creare un clima più sereno. Probabilmente già contro la Fiorentina.  I giocatori mi vogliono bene e soffrono con me. Loro mi vogliono allo stadio. A salvezza raggiunta verrò magari con i miei nipotini". 

Preziosi poi parla del futuro dello stadio Ferraris di Genova: “Lo stadio è diventato uno spazio ingestibile. Aspettiamo l’esito della perizia in corso. Lo prendiamo alle nostre condizioni. Sette milioni mi pare una buona offerta. Ho incontrato Ferrero stamattina, siamo d'accordo".

Il numero rossoblù parla anche del futuro del suo capitano Perin che ha manifestato il desiderio di giocare la Champions: “Andrà via? Ci stiamo parlando, è dei nostri e sa che se c'è una opportunità potrà andare via. Se però non troverà questa opportunità lui resterà al Genoa perché è molto legato a noi”.

E nel corso della conferenza Preziosi torna anche sull’argomento cessione del club: “Sono qui da 15 anni, avere entusiasmo coincide con l’avere motivazioni. Non andare allo stadio mi pesa ma il mio dovere non è mai venuto meno. Ho dato stabilità al Genoa,  questo è più importante dei  12 anni in serie A. In passato abbiamo visto degli interessi per l’acquisto. Se mi accorgessi di progetti seri farei fare il prezzo al compratore. Le trattative devono rimanere segrete, quindi non aggiungo nulla”.

Infine una battuta sul direttore generale Perinetti: “Ha un legane di tre anni con noi, ha portato equilibrio e serenità. Stiamo già lavorando con lui per il futuro. C'è condivisione d’intenti” conclude Preziosi.


Dopo la conferenza il presidente ha raggiunto Pegli per incontrare la squadra. Preziosi il giorno precedente ha avuto la cattiva notizia del furto con scasso nella sua villa di Desenzano sul Garda: sono stati trafugati gioielli e valori.