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Conferenza stampa d'addio per l'ormai ex tecnico rossoblù
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"Di solito non amo parlare ma stavolta lo faccio. Voglio lasciare la società è questa città nei migliori dei modi per come vedo io il calcio. Addio con rimpianto perché ci credevo. Qui ci sono persone professionisti con la maglia del Genia cucita addosso". Così Cesare Prandelli durante la conferenza di addio a Pegli


L'ex Ct della Nazionale ha proseguito spiegando come è stata la sua avventura genoana terminata con la salvezza all'ultima giornata: "L'ultimo mese è stato difficile, nel calcio a volte basta un episodio. Se Sanabria avesse segnato il rigore con la Roma ci saremmo salvati tre settimane prima. Poi all'ultima partita c'è stata la Divina Provvidenza che ci ha salvato. Questa piazza ha grandi potenzialità bisogna lavorare per unirla. Poi mettiamoci anche le espulsioni e gli infortuni che ci hanno condizionato e poi la cessione e di Piatek come ha riconosciuto lo stesso Preziosi, non andava ceduto. Io avrei avallato l'operazione? No, alla società ho detto che speravo che si trovasse un giocatore in grado di fare bene. Io non ho avallato ma ho accettato. Sono stato aziendalista. Ho rimpianti perché sono arrivato quando le decisioni erano state prese da altri".

E sul futuro del Genoa chiude con un auspicio: "Spero che qui vengano persone combattenti".