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A Gradinata Nord parla il capitano: "I tifosi saranno la nostra benzina"
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"Il calciomercato? Nemmeno me ne sono accorto. Penso solo a due cose: la nascita di mia figlia e la salvezza del Genoa". A Gradinata Nord parla il capitano, Mattia Perin, sempre più trascinatore dei rossoblù. Con le sue super parate, e non solo.

"La più difficile che ho fatto? Non lo so, penso più a questa situazione, a raggiungere il prima possibile la tranquillità", ribadisce il numero uno del Grifone. Ma a quanto ammonta la quota salvezza? "40 punti, forse ora un po' meno, 37 o 38. Ma noi vogliamo farne di più". Mentalità tutt'altro che arrendevole. "Che succederà con la Lazio? Se proprio devo dirlo, vinciamo". A proposito, in casa Perin tra pochi giorni arriva una femminuccia. Come si chiama? "Vittoria". 

Perin, nonostante la gioventù dei suoi 25 anni, mostra di meritarla, quella fascia da capitano. Quando parla dello stato di salute della squadra, va dritto al punto: "I difensori si danno un gran da fare, mi fanno arrivare davvero pochi tiri in porta. Ora dobbiamo essere più cinici sotto porta. Ma i gol sono sicuro che arriveranno". E cita praticamente tutto l'attacco: "Rossi, Pandev, Lapadula, Galabinov, Taarabt, abbiamo qualità da vendere. Speroche i gol arrivino, perché ci servono". A cosa non si può rinunciare? "La cattiveria agonistica, se vogliamo salvarci non deve mai mancare". 

Gliela diciamo noi, la parata più bella. Quella contro il Sassuolo, sul tiro imprendibile di Matri. "Mi ha detto: ma come hai fatto?", racconta Perin. "Ma sarebbe stata inutile se non avessimo vinto. Quindi il merito è di tutti". 

Mattia Perin pensa alla salvezza. E alla famiglia. Ma i tifosi sono concentrati sul suo futuro. Che potrebbe essere presto lontano da Genova e dal Genoa. "Questa maglia è importante, è quasi l'unica che ho avuto in carriera. Quello che sono è grazie al Genoa, la famiglia Preziosi mi ha dato tanto. In passato ci sono stati contatti, ma il destino ha sempre voluto che rimanessi qui".

E poi il sogno azzurro.
"Ma Buffon è un mostro sacro, bisogna vedere quando deciderà di ritirarsi. Lo deciderà lui". Perin o Donnarumma? "Non vedo questa contrapposizione, ci sono portieri bravi al Cagliari, alla Spal e al Sassuolo. Mi fa piacere, la competizione aiuta tutti a superare i limiti. Quando smetterà GIgi me la giocherò anch'io".

Perin chiude con un messaggio al popolo rossoblù: "I tifosi sono la nostra benzina, spero continuino a darci una mano, speriamo di poter fare sempre più punti in casa perché gli scontri diretti si giocano tutti al Ferraris. Saranno davvero il nostro carburante".