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0-0 al Ferraris, contro il Milan sarà emergenza squalifiche e infortuni
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Il Genoa non va oltre lo zero a zero nel “Tempio” di Marassi contro l’aggressiva Lazio di Pioli. Nell’anticipo di serie A reti bianche, poco spettacolo ma molto sudore per una partita intensa dall’inizio alla fine. Non c’è spazio per il calcio champagne, ma il vero show è quello dei difensori rossoblù. Il trio Izzo-Burdisso-Muñoz, con la collaborazione di Ansaldi, ha dato prova di grande solidità.

In avvio c’è più Lazio che Genoa. Fin da subito si bada poco al galateo, ma Orsato arbitra all’inglese secondo il suo stile. Dopo cinque minuti Perin salva la porta su un buon tiro di Cataldi. I biancazzurri sono bravi a procurarsi corner e punizioni. A vacillare un po’ è il centrocampo, mentre i tre difensori del Genoa bloccano ogni pallone possibile. Il Grifone esce gradualmente e aziona qualche ripartenza, ma la maggior parte sono lanci lunghi e di gioco a terra se ne vede poco.

Ansaldi colleziona ovazioni dai tifosi: come al 16’, quando va via a metà campo, dribbla l'esterno della Lazio con giocata da fuoriclasse e poi si accentra. Al 18’ il Genoa si salva con la traversa su un colpo di testa di Mauri arrivato da calcio d’angolo. La Lazio riprende il controllo. Al 34’ si segnala una zuccata piuttosto violenta tra Muñoz e Izzo durante una giocata aerea in cui non si sono capiti. Al 38’ è il Genoa che va vicino al gol: scatto bruciante di Dzemaili, palla dentro per Cerci che tira da posizione defilata, deviazione e salvataggio di Konko a due passi dalla linea.

Il secondo tempo inizia con poche emozioni. Ansaldi, uno dei migliori di questa e delle ultime partite, è costretto a uscire per un problema muscolare. Dentro Rigoni, Rincon si sposta sulla fascia e la corsia destra del Genoa perde qualcosa in qualità. Al 18’ c’è la seconda occasione rossoblù: Suso calcia la punizione, il cross è un invito per Muñoz che incorna a rete ma trova i pugni ravvicinati di Marchetti. Nella Lazio entra Keita che aggiunge carburante alla manovra biancazzurra.

Gli ospiti spingono, siamo quasi al trentesimo. La stanchezza comincia a farsi sentire e si aprono varchi nelle difese. I ritmi salgono, è un’altra partita. Al 30’ Tachtsidis, entrato al posto di Cerci, sfodera un inedito numero in area, coraggioso Marchetti a uscire. Keita e Lulic danno lavoro alla difesa con cross e incursioni. Negli ultimi minuti saltano le marcature e raddoppiano i brividi per entrambe le squadre. Rincon trattiene Anderson e si prende il giallo: salterà la gara col Milan. Pavoletti finisce la partita zoppicando e toccandosi la coscia. Gli allenatori caricano sperando nella vittoria, ma il fischio di Orsato mette tutti d’accordo: zero a zero e meritato riposo.

Un altro punticino stretto al Genoa, che oggi aveva l'imperativo di vincere e l'obiettivo di sfatare il tabù del gol. Ma con questa Lazio e con questo campo – il terreno del Ferraris non era al massimo – non si poteva chiedere di più. Una partita che, però, costa cara a Gasperini: a San Siro non ci sarà Rincon, mentre sono da valutare le condizioni di Ansaldi e Pavoletti. "Temo che si siano stirati", ha detto il mister a fine partita. Ansie da salvezza tutt’altro che archiviate, ora testa al Milan e sguardo puntato alle altre partite della giornata.