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In sala stampa il tecnico colto dall'emozione interrompe la conferenza
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"Dopo un grande primo tempo ho detto ai ragazzi di entrare cattivi, che era la partita della vita. Non mi spiego quei quindici minuti dopo, anche da parte dei giocatori più esperti. Un grande peccato perché la squadra ha giocato benissimo ma ha avuto un calo inspiegabile".

Così il tecnico del Genoa Ivan Juric, tecnico del Genoa, dopo l'incredibile sconfitta casalinga della sua squadra contro il Chievo.

"Dopo tre minuti di ripresa avevo capito che non c'eravamo più - ha aggiunto a Mediaset Premium - Da allenatore non me la spiego. Non cerchiamo scuse: abbiamo intrapreso male il secondo tempo, non c'entrano i fumogeni. Forse la pausa paradossalmente avrebbe potuto darci una mano e invece abbiamo preso due gol".

Poi l'ammissione.

"Certo che ho paura della B, il calcio è così. Oggi non dovevamo concedere niente, invece abbiamo regalato quindici minuti. Cerco spiegazioni ma non le trovo - ha aggiunto l'allenatore del Grifone  - La mia sensazione era che la squadra fosse sostenuta dai tifosi dall'inizio. Poi c'è stato un lancio di fumogeni di qualcuno, ma non sentivo aria di contestazione durante la partita. Qualcuno voleva fare quello che ha fatto".

E anche dopo in sala stampa ha ribadito:

"Anche giocatori esperti che dovrebbero dare più tranquillità e grinta sono scomparsi nel secondo tempo - ha sottolineato - Ho tolto Pandev perché era stanco. Nel primo tempo c'era grande concentrazione, pensavo si potesse fare il secondo gol nella ripresa e invece il crollo. E' normale che ora ci siano quattro battaglie.

"E' un momento di difficoltà della mia squadra" poi commosso si è alzato e ha interrotto la conferenza lasciando la sala stampa.