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Vanificato il pareggio di Barella dal dischetto del penalty
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Ballardini che cambia tutto, Lapadula che si sblocca e un pizzico di fortuna quando serve. Così il Genoa prende la rincorsa verso il derby e batte il Cagliari 2-1 nel recupero della 27esima giornata rinviata per la morte di Astori. Ad aprire le danze è il numero 10, finalmente marcatore su azione (dopo la cancellazione di un penalty con metodo Var), poi il pareggio dal dischetto di Barella, il palo pieno colto da Pavoletti e infine l'oggetto misterioso Medeiros che replica il tiro di Genoa-Spal e questa volta centra la porta firmando il vantaggio definitivo al 90esimo minuto. 

Mini rivoluzione di mister Ballardini che ridisegna il centrocampo con Bessa, Cofie e Hiljemark. In attacco confermato Lapadula ma in appoggio c'è Medeirso anziché Pandev. L'inizio non è entusiasmante ma il Genoa c'è. Hiljemark e Lapadula cercano spesso l'intesa. Al 24' occasione per l'italo-peruviano su un'azione di contropiede, il tiro di prima intenzione è però trippo esterno. Due minuti dopo un super Perin strozza l'esultanza in gola a Sau da pochi metri. Scocca la mezz'ora. La Nord esulta perché Maresca indica il dischetto. Rosi, innescato da Lapadula, sembra falciato dall'avversario. Poi il Var chiarisce tutto: è il genoano a commettere fallo. Prima dell'intervallo, scontro Lapadula-Cragno: il portiere del Cagliari accusa un po' il colpo, poi si rialza. 

Secondo tempo senza cambi, ma il Genoa mette la quinta e trova il gol del vantaggio: cross di Hiljemark dalla destra, Lapadula lasciato solo da tutti stacca di testa e la mette dentro. In rossoblù aveva segnato finora solo su rigore. Il match si fa più ruvido e fioccano i cartellini gialli. Maresca usa il pugno di ferro e così al 17' sanziona senza esitazioni la lieve trattenuta di Zukanovic in area di rigore. Barella trasforma e il punteggio torna in equilibrio. Girandola di cambi per le due compagini, per il Genoa c'è Pereira al posto di Rosi. Al 34' clamoroso palo di Pavoletti che di testa cercava l'angolo lontano con Perin battuto. Fuori Bessa, entra Omeonga. Lapadula continua a lottare. Entra Migliore per Laxalt. Alla fine ci pensa Medeiros: stop e tiro dalla distanza, ancora una palla a giro che fulmina Cragno e fa esplodere Marassi. I sei minuti di recupero concessi da Maresca non cambiano il risultato. E ora, grazie al contemporaneo 1-2 della Samp a Bergamo, sarà davvero un super derby.