sport

Il 'jolly' rossoblù: "Sogno di tornare in azzurro"
1 minuto e 22 secondi di lettura
 "Noi ce la giochiamo sempre, con tutti. Siamo una squadra cattiva e aggressiva, gli episodi possono venire anche dalla parte nostra". Non si pone limiti Davide Biraschi, classe '94, il jolly emergente del Genoa che lunedì prossimo spera in un posto da titolare allo Juventus Stadium. "Dobbiamo andare lì con grande fame e cercare di portare a casa punti salvezza", dice ai microfoni di Primocanale, ospite della festa del Genoa Club Anfield Road che compie vent'anni.

Protagonista dell'assist vincente con doppio passo in Genoa-Sassuolo (racconta: "Ho stoppato questo campanile da lontano, ho accelerato perché davanti a questo pubblico dovevamo portare a casa il risultato, poi sapevo che c'era Galabinov in mezzo, ho dato uno sguardo, l'ho visto e ho crossato"), non rinnega che il ruolo di esterno destro gli piace e gli consente di avere più chance: "Nel mio ruolo principale, che è quello di terzo a destra, ho avuto poco spazio perché abbiamo un grande giocatore che è Armando Izzo. Ora il mister mi ha provato come quinto a destra, mi trovo bene. L'importante è dare sempre tutto".

Ora in casa rossoblù c'è un clima diverso. "Siamo contentissimi dei risultati e speriamo di continuare così". Ma poi ammonisce: "Bisogna sempre stare coi piedi per terra e volare bassi. Il primo obiettivo per noi è la salvezza". E per il futuro, chissà. Biraschi ha un sogno che si chiama azzurro. Per lui sarebbe un ritorno, dopo l'esperienza in under 21: "Spero un giorno di poterla indossare ancora quella maglietta, sarebbe straordinario".