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Tanti gol segnati, ma troppi subiti
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 Le squadre di Ballardini facevano del blocco difensivo il proprio mantra. Il Genoa dell'anno scorso ne è stato la sua sublimazione. Gli esteti potevano pure girarsi dall'altra parte ma quando contano i punti più degli oohh di meraviglia va bene anche difendere in venti metri tutti quanti.


Raggiunta la salvezza in anticipo e con in ballo la riconferma il Balla ha cominciato a pensare a fare gol, piu' che a non prenderne. Cosi sono arrivate sconfitte giustificate dal chissenefrega, intanto non contavano piu' nulla. In realtà Ballardini ha cercato di togliersi di dosso l'etichetta di catenacciaro che poi non è neppure onesto nei suoi confronti. In questa stagione sono arrivati in attacco giocatori interessanti e di prospettiva che sono una giusta mossa "politica" e soprattutto economica.

Piatek è letteralmente esploso Kouame ha qualità e Favilli promette bene malgrado un’infortunio lo terrà un po’ fermo occasione dunque per Lapadula. In mezzo c’è ancora il vecchio Pandev e Romulo dovrebbe dare un po' di sostanza. Dietro è cambiato poco e l’unica cosa che salta agli occhi che Perin non c'è piu'. Con l'Empoli il secondo tempo è stato un campanello d'allarme con parecchi affanni ma la vittoria ha ovviamente fatto vedere il bicchiere mezzo pieno.

Con il Sassuolo sebbene il match fosse iniziato benissimo è davvero successo qualcosa di incredibile per la cultura tattica di Ballardini: quattro sberle a difesa altissima e larga in un quarto d'ora è un trauma. Da Spolli a Marchetti un naufragio preoccupante. Occorre tornare all'antico meglio uno 0-0 sicuro che un 4-4 da merce in vetrina e anche Preziosi pare essere d’accordo. Insomma cercasi il centro di gravità permanente
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