I fondi per il raddoppio ferroviario nel Ponente Ligure? Bloccati. Parola dell'amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile, che lo ha dichiarato nel corso di un'audizione alla Commissione Trasporti del Senato rispondendo a una domanda posta dal senatore ligure Maurizio Rossi. Nello specifico il parlamentare di Liguria Civica ha chiesto all'ad i tempi di realizzazione del raddoppio mancante (quello tra Andora e Finale Ligure) e quando sarebbero stati utilizzati i 225 milioni già stanziati da tempo.
Gentile ha spiegato che i fondi sono stati bloccati dal Cipe in quanto si tratta di un'opera che andrà realizzata in maniera unitaria e non a lotti. Non verrà data dunque alcuna autorizzazione all'inizio dei lavori se l'opera non verrà totalmente finanziata. Questo significa che andrà reperito il miliardo e 300 milioni di euro al momento mancante.
Il tema delle modalità di realizzazione del raddoppio - in un'unica opera o in più lotti - era stato al centro di un ruvido confronto sul finire del 2014 tra Ferrovie dello Stato - nella figura dell'ad Michele Elia - e l'allora ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi. Sempre incalzato dal senatore Rossi, Elia aveva dichiarato che il Cipe non avrebbe mai autorizzato i lavori per lotti in quanto l'opera ha come oggetto una galleria unica. Una dichiarazione che non andò giù a Lupi, che attaccò duramente il parlamentare ligure e lo stesso Elia. Il ministro era infatti convinto della possibilità di avanzare per lotti costruttivi e di utilizzare i 225 milioni di euro già stanziati per la realizzazione dei fori piloti e del progetto esecutivo.
L'audizione di Gentile rivela che Lupi avesse torto e questo riporta tutta la questione del raddoppio ferroviario all'anno zero. Forse anche un po' più indietro, visto che neppure le più nefaste previsioni sui tempi di realizzazione dell'opera prevedevano il blocco dei 225 milioni già stanziati. Il senatore Maurizio Rossi ha già annunciato che provvederà subito a presentare un'interrogazione sulla vicenda e che interpellerà direttamente il Ministro Graziano Delrio.
D'altro canto, la decisione del Cipe toglie ogni alibi al governo. Se davvero crede nella necessità di intervenire sull'unico collegamento con la Francia che resta a binario unico, dovrà mettere sul tavolo il finanziamento totale di 1 miliardo e mezzo. Non esistono scorciatoie, né scuse.
Ma la 'gelata' sul raddoppio a Ponente non è l'unica notizia emersa durante l'audizione di Gentile. Rispondendo ad alcune domande poste dal senatore Rossi, l'amministratore delegato di Rfi ha fornito alcuni dettagli sugli investimenti e sui tempi di realizzazione dei progetti di velocizzazione delle linee tra Genova e Torino e tra il capoluogo ligure e Milano.
"Gli investimenti sono nel piano 2016, glielo posso garantire", ha detto Gentile. "Il finanziamento complessivo dei progetti per la velocizzazione delle linee per Torino e Milano sarà di oltre 250 milioni ma non avrebbe avuto senso ora già finanziare tutta l'opera. I 130 milioni ci consentono di iniziare e partire con il progetto".
E i tempi? "I lavori - ha aggiunto l'ad - prevedono le tratte sino a a Tortora in quanto poi dovremo inserirci sul Terzo Valico. La progettazione dei lavori potrà concludersi in un anno e mezzo mentre i lavori potranno essere realizzati in due anni, quindi ritengo che nel 2019 potranno essere finiti. Questo consentirà di arrivare a circa 1 ora di percorrenza e scendere al di sotto appena potremo utilizzare il Terzo Valico che ora prevediamo per il 2021".
Per quanto riguarda invece il Genova-Roma e l'inserimento nell'orario estivo, l'ad ha spiegato che "non riguarda Rfi. Non abbiamo ricevuto alcuna richiesta in tal senso e quindi non posso dare una risposta esaustiva".
LE REAZIONI
Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria - "Per noi l'opera resta un investimento strategico, per cui quei soldi vanno trovati. È vero che esiste un problema tecnico, in quanto non si può bandire un appalto per lotti ma bisogna reperire tutte le risorse che mancano. Sono soldi che vanno trovati, anche se la linea a Ponente dovrebbe parzialmente migliorare con l'Accordo di programma siglato con Rfi che prevede l'implementazione tecnologica di scambi e controlli che dovrebbe permettere un traffico più sostenuto dei treni e a maggiore velocità. Per noi il raddoppio è un'opera strategica, lo diciamo dal primo giorno. Spetta al governo trovare le risorse. Stiamo facendo un pressing quotidiano sul ministro Delrio. Le risorse vanno trovate dal governo centrale, anche perché stiamo parlando di un miliardo e mezzo di euro".
Ugo Frascherelli, sindaco di Finale Ligure - “E’ una situazione che va risolta una volta per tutte, per noi è un’opera strategica. Un sistema ferroviario che funziona potrebbe risolvere molti problemi dal punto di vista turistico, perchè l'arrivo in massa delle macchine complica tutto. Sarebbe più semplice se avessimo una linea ferroviaria funzionante. Questa situazione non va bene, è un peccato".
Enzo Canepa, sindaco di Alassio - “E’ l’ennesima presa per i fondelli, il raddoppio ferroviario è un’opera che darebbe ossigeno al territorio. Se non siamo riusciti a smuovere qualcosa davanti al treno deragliato ad Andora sarà difficile farlo, forse bisogna prendere la clava”
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Gelata sul raddoppio Fs a Ponente, bloccati anche i fondi già stanziati
Audizione alla Commissione Trasporti dell'ad di Rfi
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