cronaca

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Un bambino di cinque anni è stato ucciso nel Neghev occidentale da un colpo di mortaio palestinese sparato da Gaza. E' la quarta vittima civile in Israele dall'inizio del conflitto con Hamas. Un'offensiva di mortai è stata lanciata da Hamas da Gaza verso località israeliane nel Neghev occidentale. Nel mentre due razzi lanciati dalla Striscia di Gaza sono tornati a minacciare Tel Aviv.
 
Lo riferisce la televisione israeliana Canale 10 precisando tuttavia che le batterie di difesa 'Iron Dome' li hanno intercettato entrambi. Da parte sua la aviazione israeliana ha rarefatto i propri raid sulla striscia di Gaza. Una esecuzione pubblica di sette presunti collaborazionisti è avvenuta a Gaza di fronte alla moschea al-Omari, al termine delle preghiere. I giustiziati, secondo testimoni, avevano il volto coperto. I corpi sono stati poi portati all'ospedale Shifa. In precedenza la stampa locale aveva riferito dell'uccisione di altri 11 presunti collaborazionisti, al termine di processi sommari condotti da una apposita Corte marziale di Hamas.

In giornata si è sparsa la voce che altre esecuzioni saranno eseguite accanto ad una moschea, in un importante incrocio stradale e nello stadio di calcio. Ma le autorità replicano che queste informazioni risultano infondate. Spinti però da una sorta di psicosi, migliaia di palestinesi hanno affollato la moschea del rione Sheikh Radwan e le vie vicine nell'intento di assistere ad una nuova esecuzione pubblica di presunti collaborazionisti. A stento i responsabili della moschea sono riusciti a convincere la folla a disperdersi dopo aver ripetutamente assicurato che non era prevista alcuna esecuzione. Le immagini delle esecuzioni sono state diffuse sul web. Dalle immagini risulta che centinaia di persone sono rimaste a guardare. Dopo la fucilazione, secondo queste immagini, alcuni cadaveri sono stati lasciati