salute e medicina

Si tratta dell'80% della somma totale
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Per le analisi mediche gratuite a amici e parenti effettuate all'ospedale San Martino di Genova che ha portato la Procura a indagare 2.300 persone, "rispetto a un valore complessivo di potenziale recupero di 121 mila euro stimato dal primo gennaio 2015 al settembre 2016, il policlinico ha già recuperato 95 mila euro, l'80% del totale". Lo comunica il vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità Sonia Viale in Consiglio regionale facendo il punto sulla vicenda.


"Tra le procedure di accettazione potenzialmente irregolari si evidenziavano l'arrivo di campioni di laboratori provenienti da soggetti che non avevano avuto accesso ad alcuna tipologia di prestazione sanitaria presso l'istituto, ad eccezione dell'accesso ambulatoriale, per tale tipologia l'ospedale ha già provveduto al recupero dell'importo eluso. Sono stati esclusi recuperi per importi pari o inferiori a 5 euro, cifra inferiore al costo delle procedure di rimborso, su come procedere rispetto a tali importi l'ospedale ha chiesto indicazioni alla Corte dei Conti".


Come contromisura Regione Liguria e Alisa "stanno predisponendo l'attivazione di una piattaforma informativa unica regionale per le analisi di laboratorio". Alisa ha attivato "una commissione di esperti per audit con i lavoratori della sanità sull'organizzazione delle strutture". Viale ha ricordato come la denuncia della situazione irregolarità sia partita dalla stessa commissione interna di verifica del San Martino. Durante la sospensione i partiti hanno concordato di anticipare la discussione del caso ribaltando il programma dei lavori.