cronaca

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Il movimento dei forconi marcia su Roma. Dalle 15 nella Capitale è iniziato il ritrovo dell’ala oltranzista dei manifestanti e dell’ala «moderata» (i siciliani e i veneti, che si sono apertamente dissociati dall’accostamento a Casa Pound, regolarmente presente in corteo, e ai disordini di piazza), sorvegliato da oltre 2.000 agenti delle forze dell’ordine.


A Roma l’appuntamento è stato fissato in piazza del Popolo, che si è riempita per metà. Presente anche Danilo Calvani, leader del coordinamento nazionale 9 dicembre, accolto tra gli applausi.


Intorno a uno striscione che recita «Alcuni italiani non si arrendono» si sono radunati anche alcuni rappresentanti del centro sociale Casa Pound, che sventolano bandiere tricolori.


"Soprattutto le istituzioni politiche devono ascoltare il grido di dolore della piazza, un disagio che è reale nella nostra società. Dall'altra parte ci deve essere uno spirito costruttivo per non protestare solo in modo civile ma fare anche delle proposte".


Lo ha detto il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei.


Secondo Bagnasco, "per chi ha responsabilità l'auspicio è innanzitutto di non sentirsi esente: tutti dobbiamo accogliere il grido profondo di queste manifestazioni che spero siano totalmente non violente perché soltanto così si riesce a costruire qualcosa". A margine di un evento all'ospedale Gaslini, ha aggiunto: "Chi protesta deve dare delle indicazioni praticabili, soltanto nell'incontro che si fa nell'onestà, nell'intelligenza, nell'ascolto reciproco si può arrivare a qualche cosa di migliore".