economia

Sull'aumento di capitale dopo gli stress test Bce
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Gli scenari aperti dalla bocciatura di Banca Carige negli stress test della Bce e l'aumento di capitale fino a 650 milioni annunciato dai vertici dell'istituto sono stati per la prima volta all'esame del Cda e del Cdi della Fondazione Carige, primo azionista della banca genovese con una quota del 19% delle azioni.

Il presidente Paolo Momigliano ha riunito il Consiglio di amministrazione e in seguito il Consiglio di indirizzo. Per rafforzare Banca Carige dopo gli stress test della Bce "la soluzione auspicata è che si proceda con l'aggregazione tra banche prima di un eventuale aumento di capitale. Un'aggregazione fatta dopo andrebbe a vantaggio dei nuovi azionisti e sarebbe una incongruenza, ha detto Momigliano.

Al termine delle riunioni del Cda e del Cdi ha sottolineato inoltre che prosegue " l'approfondimento sulle operazioni fatte dalla banca in relazione ai test della Bce per capire e avere un quadro completo della situazione". Fondazione Carige "invita la politica a trovare una soluzione per una incongruenza di base: a fronte di scenari puramente teorici ipotizzati dalla Bce si devono prendere misure concrete che provocano un danno immediato alla banca, agli azionisti e quindi al territorio".

Il titolo ha perso il 28,2% dalla bocciatura negli esami della Bce, resa pubblica domenica scorsa. Carige, che in corso di seduta è arrivata a perdere fino al 9,1% ed è stata sospesa più volte, ha recuperato nell'asta di chiusura, limitando i ribassi allo 0,3% probabilmente grazie all'orientamento della Fondazione, emerso nelle riunioni di oggi, di chiedere alla banca di evitare l'aumento di capitale puntando su un'aggregazione.

"Non è nostra intenzione fare alcuna polemica, sia chiaro, ma è un dato oggettivo quello dei danni che una perdita di valore provocherebbe sul territorio" ha spiegato il presidente Momigliano. "Crediamo che la soluzione da noi auspicata, una aggregazione tra banche, sia una strada che può essere resa percorribile. E' del resto una delle ipotesi previste nei piani di Banca d'Italia. Una soluzione come questa creerebbe valore aggiunto per gli attuali azionisti. Ma se questa eventuale operazione venisse fatta invece dopo un aumento di capitale il valore aggiunto andrebbe a vantaggio dei nuovi investitori. E questa sarebbe una grave incongruenza".

La Fondazione detiene oggi il 19% delle azioni Carige. A giugno ha partecipato all'aumento di capitale da 800 milioni. Banca Carige ha annunciato un nuovo aumento nel 2015 a seguito degli stress test della Bce al quale Fondazione avrebbe difficoltà a partecipare.

Intanto, dopo i risultati dell'esame della Bce Standard & Poor's agisce sul rating di 6 banche europee, tra queste le italiane Carige, Bpm, Veneto Banca e Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Anche con il varo della vigilanza unica Bce la Banca d'Italia "seguirà da vicino l'attuazione" dei piani di rafforzamento che presenteranno Mps e Carige, i due istituti che hanno fallito l'esame Bce. Lo ha affermato il governatore Ignazio Visco che ricorda come Via Nazionale attuerà "nell'ambito dei gruppi di vigilanza congiunti, del consiglio di supervisione e del consiglio direttivo della Bce".